Tutto è pronto per il lancio in Francia dell’insurtech americano Lemonade, già atteso da qualche settimana. La Francia diventa così il quarto mercato di lancio per la start-up americana (recentemente quotata alla Borsa di New York), dopo Stati Uniti, Germania e Olanda.
La promessa iniziale di Lemonade rimane la stessa: esperienza utente ottimizzata, uso dell’intelligenza artificiale per la determinazione del prezzo e la gestione dei sinistri, nessun intermediario e, alla fine, prezzi che la start-up considera “ultra-competitivi” (il primo livello di prezzo è di quattro euro al mese). I servizi di assistenza di emergenza sono forniti da Axa Assistance.
Inoltre, Lemonade ritiene che la sua copertura sia più estesa di quella attualmente disponibile in Francia: ad esempio, include una garanzia opzionale che copre i furti sia in patria che all’estero, in tutto il mondo. Anche le sue polizze assicurative sono semplificate il più possibile, anche se la polizza fornita a titolo di esempio da Lemonade ha ancora 21 pagine escluse le appendici (comprese alcune piccole dosi di umorismo e pagine quasi vuote).
Seguendo l’esempio di uno dei suoi notevoli concorrenti (Luko, che ha già attirato più di 100.000 assicurati e ha condotto una nuova campagna di raccolta fondi per accelerare ulteriormente il processo), Lemonade, che è certificata “B-Corp”, pagherà i premi non utilizzati a varie associazioni. I partner in Francia sono Restos du Cœur, Surfrider Europe, Médecins sans Frontières, la Ligue contre le Cancer e il Rifugio.