OPERAZIONE ANTIFRODE

Intervista al presidente FEDERPOL Luciano Tommaso Ponzi

Autore: M.R. Oliviero
ASSINEWS 326 – gennaio 2021

1. Con le leggi che si sono susseguite e le vostre direttive associative, la figura del l’investigatore assicurativo ha assunto progressivamente negli anni i contorni precisi di una specifica professione.
Per rispondere è necessario fare un breve excursus della normativa. La prima collocazione della nostra figura professionale all’interno dell’ordinamento giuridico la ritroviamo nel testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (T.U.L.P.S.), approvato con Regio Decreto 18 giugno 1931 n. 773, che ha affermato alcuni dei presupposti per l’esercizio dell’attività investigativa subordinando a questa l’ottenimento di una licenzia prefettizia. Successivamente occorre fare un volo pindarico per essere catapultati nel 1989, con l’emanazione del codice di procedura penale, il quale presenta numerosi legami con la nostra attività. Ampio spazio, infatti, è stato dedicato a una “nuova” prospettiva di impiego per gli investigatori privati.

Altro importante pilastro si ha con la legge n. 397 del 2000, che ha inserito all’interno del codice un rilevante corpus normativo, dall’art. 391 bis all’art. 391 decies, nel rispetto degli artt. 24, 111 e 112 della nostra carta costituzionale. In questo modo si consente all’investigatore privato autorizzato e al consulente tecnico forense di mettere a disposizione della difesa, in qualsiasi stato o grado del procedimento, le proprie competenze.

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