di Luca Gualtieri
Nuove scosse di assestamento nell’azionariato di Mediobanca. Dopo il rafforzamento di Leonardo Del Vecchio all’11% (certificata nei giorni scorsi), dagli aggiornamenti delle posizioni rilevanti comunicati ieri da Consob è emerso che la Financiere du Perguet di Vincent Bolloré ha ulteriormente limato la propria quota, portandola al 4,347% del capitale. Il finanziere bretone, presente nel capitale di Piazzetta Cuccia dal lontano 2001, aveva disdetto la partecipazione all’allora patto di sindacato nell’autunno del 2018, per poi iniziare un progressivo e conseguente disimpegno nell’azionariato della merchant milanese. Dopo aver venduto l’1% in settembre (quando si era posizionato al 5,03%), le ultime vendite effettuate a inizio dicembre lo avvicinano ad altri soci storici dell’istituto milanese, come la famiglia Doris (3,28%) o BlackRock (3,98%). Gli occhi del mercato restano comunque puntati su Del Vecchio che, con in tasca l’autorizzazione della Bce, può salire fino al 20% del capitale dell’istituto guidato da Alberto Nagel. Finora Mister Luxottica ha scelto di muoversi con prudenza e la soglia del 10% è stata superata soltanto a ridosso dell’assemblea di bilancio dello scorso 28 ottobre. In quell’occasione Delfin aveva appoggiato i candidati di Assogestioni nel rinnovo del board, evitando contrapposizioni frontali con la prima linea dei manager. Resta da capire se questo approccio sarà confermato anche in futuro. Certo è che, per i prossimi acquisti, Del Vecchio potrebbe guardare a Bolloré, ormai intenzionato a ridurre al lumicino la propria presenza in Piazzetta Cuccia. (riproduzione riservata)
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