Mentre in Europa si combatte senza sosta contro la pandemia da Coronavirus, gli analisti di Barclays fanno i conti con l’impatto che questa nuova ondata avrà sul mercato assicurativo e riassicurativo.
Il secondo, da ciò che si evince dalle colonne dell’Artemis, sembrerebbe quello maggiormente a rischio di nuove perdite. Infatti, il mercato delle assicurazioni primarie dovrebbe essere più protetto grazie al crescente numero di contratti con formulazioni ed esclusioni riguardanti il rischio pandemico, introdotte già a partire dai rinnovi di aprile 2020. Ciò si stima che abbia ridotto l’esposizione alle perdite della seconda ondata fino al 50%.
Diversa è la situazione delle riassicurazioni che ancora non hanno introdotto tali esclusioni in quanto la maggior parte dei contratti si rinnova a inizio anno. Inoltre, interviene anche il rischio di perdite causate dall’interruzione delle attività durante i nuovi lockdown, con un impatto variabile a seconda della copertura offerta. Gli analisti infatti affermano che “Rimane una certa incertezza riguardo alla somma di sinistri lordi derivanti dai nuovi lockdown che i riassicuratori si troveranno a dover coprire”.
Per far fronte alla situazione di mercato attuale e futura, molte delle maggiori compagnie di riassicurazione hanno provveduto ad accantonare importanti riserve sinistri, in particolare per la gestione di quelle attività fortemente colpite dai blocchi causati dal Covid-19. La paura, però, è che non siano sufficienti per contrastare la forza di questa seconda ondata pandemica.
In ogni caso, a partire da gennaio 2021, i cambiamenti di formulazione delle polizze con l’introduzione delle esclusioni per rischio pandemico dovrebbero essere la norma anche per i contratti di riassicurazione, fornendo così maggiore sostegno alle compagnie.