Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Il terremoto degli ultimi due mesi ha cambiato in profondità gli assetti proprietari di Mediobanca . Da un lato l’ingresso nel capitale di Leonardo  Del Vecchio (oggi attestato al 9,9%) e dall’altro il passo indietro di Unicredit  (fino a novembre primo azionista all’8,4%) hanno letteralmente chiuso un’epoca per la merchant milanese che il prossimo anno dovrà eleggere il nuovo vertice. Se gli esiti di questo terremoto rimangono incerti e dipenderanno soprattutto dalle mosse di Del Vecchio, la nuova geografia societaria ha indotto gli amministratori ad avviare una riflessione complessiva sulla corporate governance. Una riflessione che, sebbene ancora alle battute iniziali, potrebbe sfociare in una modifica dell’attuale statuto nell’ambito dell’assemblea del prossimo mese di ottobre. Tanto più che, nelle discussioni preliminari avute finora («ancora presto per parlare di bozze», riferisce una fonte), sia gli amministratori che i soci storici avrebbero manifestato piena disponibilità alla discussione.
È nuovo record di raccolta per Alleanza Assicurazioni, che, già leader nel Vita, sta spingendo sul ramo Danni, cui si prepara ad allargare il raggio d’azione. La polizza salute (Semplice), lanciata dalla compagnia del gruppo Generali  Italia nel luglio 2018, ha già raggiunto una raccolta di 40 milioni di euro con oltre 100 mila clienti, mentre la protection Vita (ovvero la protezione temporanea caso morte) nei primi nove mesi dell’anno ha raccolto 91,7 milioni, in aumento del 20,9%. In cantiere, come rivela a MF-Milano Finanza l’amministratore delegato Davide Passero, ci sono nuovi prodotti, a partire da coperture «long term care (ltc, polizze per la non autosufficienza, ndr), che hanno enormi potenzialità di crescita. L’intenzione di Alleanza è rendere accessibile e popolare l’assicurazione per la protezione della persona, con premi mensili sostenibili per tutti e con contratti chiari e comprensibili che spiegano sin dalla stipula quali sono le coperture previste e quali quelle escluse».
Tradizionalmente, si considera che la strada per conseguire lo sviluppo economico sia la stessa per tutti i Paesi : si tratta di passare da un’economia agricola, a un’economia industriale e poi ancora a una orientata ai servizi, aumentando la produttività dei fattori con la conoscenza e l’utilizzo delle nuove tecnologie. Tuttavia, nel futuro, per Paesi che non hanno la dimensione comparabile agli Stati Uniti o alla Cina, lo sviluppo dipenderà dalla capacità di promuovere la propria specificità. Nel caso dell’Italia, già da molti anni vediamo affermarsi le sue caratteristiche uniche sulla scena mondiale: il Paese influenza i canoni della bellezza e del gusto, grazie ai beni culturali, al cibo, al design, e contribuisce alle supply chain planetarie, grazie ai suoi industriali, con prodotti intermedi di alta qualità, per esempio nel settore della meccanica. Ma esiste un altro ambito, nel quale l’Italia si distingue: i servizi legati al benessere, alla cura della persona e alla salute.
  • Raccolta Azimut a 292 mln in novembre
Azimut ha registrato in novembre una raccolta netta positiva per 292 milioni, raggiungendo circa 4,3 miliardi da inizio anno. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine novembre a 58,4 miliardi, di cui 45 miliardi riferiti a masse gestite. Azimut inoltre ha ricevuto dall’autorità di vigilanza lussemburghese l’ok per la nuova metodologia di calcolo delle commissioni variabili sui fondi lussemburghesi, in linea con quanto indicato dai principi Iosco. Il nuovo metodo entrerà in vigore gradualmente dal  2020 sui fondi comuni lussemburghesi del gruppo e si baserà su un calcolo annuale a benchmark più uno spread collegato alle diverse categorie di prodotto. «Anche gli ultimi prodotti nel segmento degli alternativi, attualmente in fase di fundraising e non ancora presenti nei numeri di raccolta mensili, stanno suscitando un forte interesse da parte della clientela», commenta Pietro Giuliani, presidente del gruppo. «La raccolta del mese di novembre è stata sostenuta in particolare dal dinamismo della rete domestica, mentre il dato finale risente di disinvestimenti di mandati istituzionali registrati in alcuni paesi esteri».

I docenti e i lavoratori della scuola appartenenti al personale Ata hanno tempo fino al 23 dicembre per presentare la domanda di pensione. I dirigenti scolastici, invece, potranno farlo entro il 28 febbraio. I termini sono indicati nella bozza di circolare sulle pensioni predisposta dal ministero dell’istruzione, che dovrebbe essere emanata a breve. ItaliaOggi l’ha letta ed è in grado di anticiparne il contenuto.
Il provvedimento reca anche i requisiti necessari per accedere alle varie forme di pensione previste dall’ordinamento: vecchiaia, anticipata, quota 100, part time + pensione ecc. e fissa anche i presupposti per accedere al trattenimento in servizio.
È stata perfezionata l’acquisizione del 10% del capitale di Gruppo Santamaria da parte di Avvera (Credem) con l’obiettivo di rafforzare la sinergia nei prossimi tre anni. Il cda sarà guidato da Agata Fichera. Nel board sono stati nominati anche Lorenzo Montanari e Mario Scandura. «Questa operazione», ha osservato Montanari, a.d. di Avvera, «rappresenta per noi una grande opportunità e una nuova esperienza di partnership vera con una delle più importanti realtà nazionali nel settore della cessione del quinto. Vogliamo affiancare e investire in Gruppo Santamaria per sostenere i loro programmi di crescita mettendo a disposizione il nostro portafoglio prodotti».

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  • “Un boato, poi è volato tutto” In Mugello più di cento scosse
La scossa forte alle 4,37 di ieri: magnitudo 4.5, ha svegliato la gente anche a Firenze, a Prato, a Pistoia. In precedenza, altre più lievi. Nessun ferito, ma 250 sfollati e una macchina della Protezione civile regionale e della città metropolitana che ha lavorato incessantemente per allestire in fretta e furia i punti di accoglienza. Decine di case e palazzi a Barberino portano i segni delle scosse: pareti spogliate dall’intonaco, crepe, mattoni spezzati nelle camere da letto, nelle cucine, nei vani delle scale, sulle facciate. Transennata la chiesa di San Silvestro, pericolante il loggiato. Portate in salvo alcune opere, fra cui una crocifissione di scuola del Ghirlandaio. Alla Madonna di Lourdes invece ci ha pensato il parroco, don Stefano Ulivi, caricandosela in spalla. Danni in altre due chiese, al Bosco dei Frati di San Piero e alla chiesa di San Bartolomeo, a Scarperia, dove è crollata una volta. Per il terremoto si sono fermati anche i treni, alta velocità compresa, fino alle 8,30 di ieri mattina. Le conseguenze sono stati ritardi e caos nelle stazioni, Trenitalia ha previsto una serie di rimborsi per i viaggiatori.

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  • La placca adriatica che preme sugli Appennini. Cosa sta succedendo dalla Liguria alla Calabria
«Terremoti di intensità analoga a quella registrata nel Mugello, tra i 4 e 5 gradi della scala Richter, sono abbastanza frequenti nel nostro territorio e se ne contano una ventina nell’arco di un anno lungo tutta la Penisola. Sono definiti leggeri. Se, purtroppo, si verificano dei danni è perché gli edifici non sono stati costruiti in modo adeguato». Le parole di Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) chiariscono subito la dimensione geologica dell’evento. Secondo la mappa del rischio sismico tutta la catena appenninica, dalla Liguria alla Calabria e parte della Sicilia, mostra una classificazione ad alta pericolosità. E la Toscana rientra in un quadro ben noto, a cui guardare con attenzione.
  • Eruzione durante la gita al vulcano. Strage di turisti in Nuova Zelanda
Esplode White Island: recuperati 5 corpi, si temono decine di dispersi. «Non ci sono segni di vita». Alle 14.11 un’eruzione improvvisa ha disegnato in aria un pennacchio di cenere e fumo alto più di 3 mila metri. Per i turisti che stavano facendo escursioni all’interno del cratere non c’è stato scampo. Cinque i morti accertati e otto i dispersi. Il numero delle vittime potrebbe quindi essere più alto. Sull’isola c’erano un cinquantina di persone; solo una metà sarebbe riuscita a ritornare sulla nave dove qualche minuto prima il canadese Plasse assisteva eccitato all’esplosione. Il vulcano Whakaari, nome in lingua Maori, è uno dei più attivi della Nuova Zelanda. E ogni anno attrae oltre 10 mila visitatori. Una destinazione popolare per gite di un solo giorno e voli panoramici. Uno studioso di rischi geofisici, Bill McGuire dell’University College di Londra, ha affermato che si tratta di un’isola vulcanica sporadicamente attiva simile a Stromboli. Apparentemente innocua. «Tuttavia è un luogo largo appena 2 chilometri — ha aggiunto — ed essendo i visitatori vicinissimi al cratere del vulcano anche una piccola esplosione può trasformarsi in pericolo».
  • Azimut, raccolta per 292 milioni
La società di consulenza e gestione patrimoniale Azimut ha registrato a novembre una raccolta netta positiva per circa 292 milioni di euro, «sostenuta in particolare dal dinamismo della rete domestica» ha sottolineato il presidente, Pietro Giuliani, raggiungendo così circa 4,3 miliardi da inizio anno.

  • Detrazioni per spese mediche, il Governo cancella la stretta
Il Governo cancella la stretta sulle detrazioni Irpef per le spese sanitarie per chi ha redditi superiori a 120mila euro. E, come ha già fatto per le auto aziendali in uso ai dipendenti, azzera o quasi la plastic tax escludendo dalla nuova imposta di consumo i prodotti monouso in tetrapack, portando così il gettito inizialmente atteso da oltre 1 miliardo per il primo anno a soli 150 milioni di euro. Oltre all’esclusione dei prodotti monouso con meno del 40% di plastica per peso la nuova imposta è dimezzata a 0,50 centesimi al chilo e si applicherà solo a partire da luglio.
  • Azimut. A novembre raccolta per 292 milioni
Il gruppo Azimut ha registrato nel mese di novembre una raccolta netta positiva per 292 milioni di euro, dopo i 300 milioni del mese precedente, portando il totale da inizio anno a 4,3 miliardi. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine novembre a 58,4 miliardi. Nei giorni scorsi il gruppo aveva collocato un bond da 500 milioni di euro non convertibile a tasso fisso con durata 5 anni con circa 150 investitori istituzionali e ordini per circa un miliardo con una cedola fissa pari all’1,625 per cento.
  • Ascensore, il manutentore paga i danni
L’impresa che ha in cura la manutenzione dell’ascensore deve “manlevare” il condominio dalle somme che è condannato a pagare per i danni alla persona causati dal malfunzionamento della struttura. Lo si rileva dall’ordinanza 31215/2019 della Cassazione. Nella fattispecie si verificava una improvvisa brusca accelerazione della cabina, che aveva causato danni al trasportato. Era stato accertato tecnicamente (tramite Atp) che la causa del sinistro fosse riconducibile a un pezzo da sostituire che, per quanto si sa, aveva già creato problemi alcuni mesi prima del sinistro. Nei due gradi di giudizio di merito, l’impresa di manutenzione era già stata condannata a rifondere i danni subiti dal condòmino.

Non parlano di blockchain o di intelligenza artificiale, ma vogliono scuotere il mondo delle assicurazioni. I fondatori della società insurtech Seyna, la cui approvazione da parte dell’Autorité de contrôle prudentiel et de résolution (ACPR) è stata pubblicata venerdì sulla “Gazzetta Ufficiale”, si affidano alla loro esperienza e alla loro rete per assicurare i nuovi usi dell’azienda. Con il supporto del German Global Founders Capital (Zalando, Revolut, Slack….), di Allianz France e di diversi business angels tra cui Michaël Benabou (co-fondatore di Veepee, ex-Vente-privee.com), che hanno iniettato 14 milioni di euro di capitale proprio, Seyna commercializzerà sei prodotti cosiddetti affini, in altre parole, distribuiti dai partner. Queste includono l’assicurazione che copre le tasse scolastiche nelle scuole private in caso di impedimento agli esami, l’assicurazione di noleggio per gli studenti e la copertura per l’annullamento del biglietto, che consente il rimborso senza alcuna prova in caso di annullamento di uno spettacolo. “L’evoluzione della vita delle persone crea nuovi usi che possono essere assicurati e dove, nel complesso, il tasso di penetrazione è molto basso”, spiega Philippe Mangematin, uno dei tre cofondatori. In breve, l’opposto dell’assicurazione casa o dell’assicurazione auto, dove il tasso di equipaggiamento è vicino al 100% e dove la concorrenza è agguerrita.

Handelsblatt

 

  • Munich Re: cercasi rendimenti per 255 miliardi
Nicholas Gartside è entrato in Munich Re a marzo come Chief Investment Officer. Il suo lavoro è quello di tagliare l’enorme portafoglio per ottenere un rendimento. Il nuovo top asset manager di Munich Re dovrà gestire un portafoglio di circa 255 miliardi di euro.
Il Consiglio di gestione del Gruppo è stato ampliato da otto a nove persone.