IL FATTO
Chi è, cosa fa, come agisce il general contractor in ambito di edilizia privata
Autore: Michele Borsoi
ASSINEWS 314 – dicembre 2019
Il fatto
In Italia, la figura del general contractor è stata introdotta con la cosiddetta “legge obiettivo”, n. 443 del 2001, con la finalità di agevolare i tempi di realizzazione di opere pubbliche strategiche. Sul tema sono poi intervenuti altri due provvedimenti legislativi, ovvero il decreto n° 190/2002 e il d.lgs. n. 9/2005.
La nostra trattazione non vuole interessarsi dei casi di appalto pubblico, ma vuole approfondire gli sviluppi di quest’attività nel settore dell’edilizia privata. In quest’ambito il termine general contractor viene comunemente trasformato nel concetto di “chiavi in mano”. Letteralmente il “general contractor” si traduce in “contraente generale” e rappresenta chi assume la responsabilità complessiva di un progetto. Egli viene scelto e nominato dal committente come il responsabile unico del progetto in quanto è chiamato ad occuparsi integralmente della sua realizzazione che parte dalla progettazione per finire alla scelta degli arredi. Chi è, cosa fa, come agisce il general contractor in ambito di edilizia privata
Il coordinamento
Rispetto alla tradizionale impresa edile l’attività del general contractor si sostanzia per la capacità di coordinamento di tutte le attività realizzative. Oltre all’aspetto realizzativo tipiche del settore edile entrano però in gioco anche altri ambiti di intervento, possono essere prestate attività consulenziali di preacquisto degli immobili da ristrutturare, di progettazione dell’edificio, di assolvimento pratiche amministrative per ottenimento autorizzazioni, in diversi casi si può arrivare anche alla ricerca del finanziamento.
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