di Luisa Leone
Novità anche per il mondo delle assicurazioni dalla maratona notturna di domenica notte per l’approvazione, in commissione Finanze alla Camera, del decreto fiscale collegato alla manovra di bilancio. Tra gli emendamenti approvati nella notte tra domenica e lunedì (il testo è atteso in Aula oggi) c’è appunto l’assicurazione auto familiare, che in pratica permette anche a categorie diverse di veicoli di uno stesso nucleo di avere diritto alla classe di merito migliore di casa. Fino a oggi invece era possibile solo per le auto con altre auto o le moto con altre moto. Altra modifica rilevante è quella che prevede lo slittamento per la presentazione del 730 da luglio a settembre, con conseguente slittamento anche dei rimborsi a valere sulle dichiarazioni dei redditi. A meno di non presentare prima, entro i termini oggi correnti, i modelli. Nella raffica di modifiche al dl Fisco, che prevede anche la riformulazione della disciplina dei Pir in senso meno restrittivo, hanno poi trovato spazio l’Iva agevolata (dal 22% al 5%) su assorbenti biodegradabili e pannolini, diventata una specie di crociata femminista, e l’abrogazione delle sanzioni per chi non accetta pagamenti tramite pos. Ancora, su questo versante, si prevede di estendere anche alle transazioni tramite telefoni cellulari il credito
d’imposta al 30% sulle commissioni già previsto per quelle con pos tradizionali, ma solo per i piccoli commercianti. Riaperta poi per il 2019 e il 2020 la possibilità di compensare i crediti verso la Pubblica Amministrazione con le cartelle esattoriali affidate agli agenti della riscossione fino ad ottobre scorso. Un piccolo compromesso, che però non ha messo d’accordo tutte le anime della maggioranza, è arrivato invece sul fronte delle manette per gli evasori. Alla fine l’innalzamento complessivo delle pene è rimasto, ma meno consistente per i reati minori, come delitti occasionali di dichiarazione infedele e di omessa dichiarazione, non fraudolenti. Con difficoltà è stata poi trovata la quadra anche su una norma molto contestata, quella che, in chiave antievasione, prevede l’obbligo per il committente di versare le ritenute fiscali per conto dell’impresa cui viene affidato un appalto. Sarà obbligatorio sopportare questo onere solo per le commesse superiori a 200 mila euro. Sul versante delle risorse si prevede l’incremento a 460 milioni di euro dei denari per la Rete ferroviaria italiana, 200 milioni per il sistema sanitario nazionale e 180 milioni per gli straordinari di polizia e vigili del fuoco. Tra le novità arrivate nottetempo anche l’indennità minima per i sindaci e lo slittamento al prossimo marzo delle multe per i genitori che non si muniranno dei dispositivi anti abbandono per i seggiolini auto dei bambini fino a 4 anni di età. (riproduzione riservata)
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