Oggi il presidente sarà in Commissione. Intanto si lavora per cambiare lo statuto
I soci contrari al ritiro delle deleghe all’ex ad Minali chiederanno la convocazione dell’assemblea dei soci
di Anna Messia
L’appuntamento è per oggi con il presidente di Cattolica Assicurazioni, Paolo Bedoni, che incontrerà i rappresentati della Consob. L’incontro arriva dopo che l’authority di Borsa, a metà novembre, aveva chiesto e ottenuto dal consiglio di amministrazione della compagnia documentazione e chiarimenti relativi alla decisione, presa a fine ottobre scorso di ritirare le deleghe dell’allora amministratore delegato Alberto Minali. «Come da disponibilità da tempo espressa dalla società e reiterata di recente, la Consob ha fissato un incontro con il presidente di Cattolica, Paolo Bedoni, al fine di fornire elementi utili all’attività istituzionale dell’autorità”, hanno fatto sapere fonti vicine alla società assicurativa. Mentre intanto entra nel vivo la conta dei voti per la richiesta della convocazione dell’assemblea straordinaria da parte dei soci dissidenti, contrati alla defenestrazione di Minali. La raccolta del 2,5% del capitale, necessario per chiedere la convocazione, sarebbe questione di ore, con la probabile richiesta di una doppia assemblea. La prima, ordinaria, chiamata a votare la revoca del cda; la seconda, straordinaria, a votare modifiche dello statuto che fissi paletti al numero dei mandati di consiglieri e presidente. A muoversi sono il professore Francesco Brioschi e Massimiliano Cagliero, ad di Banor sim (ma a titolo personale), che avrebbero allineato la loro azione con altri due soci dissidenti, l’avvocato Giuseppe Lovati Cottini e l’imprenditore Luigi Frascino, che nei giorni scorsi si erano schierati contro il ritiro delle deleghe all’ex amministratore delegato. Non solo. I due soci sono stati anche ascoltati da Consob per presentare il manifesto delle loro idee di riforma della governance di Cattolica e la prima figura interessata dalle novità sarebbe proprio quella Bedoni, presidente di Cattolica dal 2006. Le «regole del buon governo», scritte con la consulenza dello studio legale Galbiati Sacchi, prevedono infatti «l’introduzione di un limite al numero dei mandati e all’età dei consiglieri per garantire un efficiente ricambio, anche generazionale, nelle governance della compagnia», si legge nel documento preparato dai due soci. Frascino e Lovati Cottini puntano anche a ridefinire il ruolo della figura di presidente, «che non potrà avere cariche esecutive e lascerà ad altri amministratori indipendenti la partecipazione ai comitati consiliari, per svolgere viceversa la funzione di garante del rispetto delle best practice in materia di governance». Novità che richiedono però la maggioranza qualificata dei soci (due terzi dei voti), tutt’altro che scontata. In ballo ci sono anche Palladio, che ha più del 2%, e la Fondazione Cariverona, che nei giorni scorsi è scesa dal 3,4 al 2,97% e ha detto di considerare inaspettata la scelta del board di ritirare le deleghe a Minali. Intanto giovedì 19 è prevista la riunione di un nuovo consiglio di amministrazione di Cattolica, nel quale siede ancora l’ex amministratore delegato. (riproduzione riservata)
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