Da luglio 2018 la compagnia ha raccolto 40 milioni di euro. e ora studia le tlc
Intanto l’assicurazione del gruppo Generali registra il record di raccolta nel ramo Vita: quasi 2 miliardi (+13,6%) nei nove mesi di quest’anno. L’ad Passero: i prodotti stanno cambiando così
di Anna Messia
È nuovo record di raccolta per Alleanza Assicurazioni, che, già leader nel Vita, sta spingendo sul ramo Danni, cui si prepara ad allargare il raggio d’azione. La polizza salute (Semplice), lanciata dalla compagnia del gruppo Generali Italia nel luglio 2018, ha già raggiunto una raccolta di 40 milioni di euro con oltre 100 mila clienti, mentre la protection Vita (ovvero la protezione temporanea caso morte) nei primi nove mesi dell’anno ha raccolto 91,7 milioni, in aumento del 20,9%. In cantiere, come rivela a MF-Milano Finanza l’amministratore delegato Davide Passero, ci sono nuovi prodotti, a partire da coperture «long term care (ltc, polizze per la non autosufficienza, ndr), che hanno enormi potenzialità di crescita. L’intenzione di Alleanza è rendere accessibile e popolare l’assicurazione per la protezione della persona, con premi mensili sostenibili per tutti e con contratti chiari e comprensibili che spiegano sin dalla stipula quali sono le coperture previste e quali quelle escluse».
Intanto la raccolta Vita continua a lievitare. Già nel 2018 la compagnia del Leone aveva registrato un record di crescita, con la nuova produzione a 2,39 miliardi, salita del 19,4% nel triennio 2016-2018. Nei primi nove mesi di quest’anno ha continuato a crescere a doppia cifra, con un incremento del 13,6%, sfiorando i 2 miliardi a fronte di un mercato Vita italiano in leggero aumento (+3% da gennaio a ottobre). «La raccolta netta ha fatto segnare un +20,2% a 1,4 miliardi a settembre», aggiunge Passero sottolineando che «anche la qualità della produzione ha raggiunto numeri importanti, con due polizze su tre che sono ibride (ovvero con una componente di gestioni separate e con unit linked, ndr)».
Dopo aver raccolto 40 milioni con Semplice Salute la compagnia ha da poco lanciato anche un prodotto Grandi Cure, che garantisce un indennizzo al momento della prima diagnosi in caso di importante patologia. «La sfida per i prossimi mesi sarà un posizionamento strategico della figura dei consulenti assicurativi», spiega Passero. «Le tecnologie e le nuove regolamentazioni richiedono maggiore qualificazione professionale mentre i prodotti Vita vanno cambiando volto e richiedono maggiori sofisticazione e innovazione finanziaria per far fronte ai bassi tassi d’interesse che hanno fatto venir meno i rendimenti garantiti in passato». E per Alleanza, che ha fatto della capillarità della rete il punto di forza, l’impegno è importante. La compagnia ha un modello distributivo unico in Italia, con 4 mila dipendenti e una struttura distributiva complessiva di 12 mila persone. Il piano 2019-2022 prevede 900 assunzioni e nel 2018 è stato lanciato il progetto Generazione Alleanza per ridurre il turnover dei giovani che vengono inseriti nella struttura. «Abbiamo modificato l’approccio e i consulenti assicurativi entrano nella compagnia progettando di svolgere questa attività a tempo pieno e non più come un secondo lavoro», spiega Passero. «In questo primo anno il turnover si è già ridotto del 15% rispetto al tasso del 70% del passato. Buon risultato, ma possiamo fare di più».
Crescono anche gli investimenti nella formazione della rete: quest’anno sarà erogato oltre un milione di ore di formazione, destinate a rafforzare la cultura finanziaria, mentre viene promosso il superamento dell’esame di consulente finanziario. Attualmente 1.500 persone che lavorano in Alleanza sono già consulenti finanziari e a breve cresceranno di ulteriori 900. (riproduzione riservata)
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