Dopo la diminuzione registrata nel corso di tutto il 2017, in controtendenza rispetto al costante aumento degli anni precedenti, nei primi nove mesi di quest’anno le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail sono tornate ad aumentare, anche se a un ritmo sempre più decrescente nelle diverse rilevazioni mensili.
Al 30 settembre scorso l’incremento si è attestato al +1,8% (pari a 771 casi in più rispetto allo stesso periodo del 2017, da 43.312 a 44.083).
L’incremento ha interessato l’Agricoltura, con una crescita percentuale pari al 5,2% (da 8.397 a 8.831) e l’Industria e servizi con +1,0% (da 34.387 a 34.739), mentre nel Conto Stato il numero delle patologie denunciate è diminuito del 2,8% (da 528 a 513).
L’analisi territoriale evidenzia incrementi delle denunce al Centro (+809), dove si concentra oltre un terzo del totale dei casi protocollati dall’Istituto, al Sud (+385 casi), dove le tecnopatie denunciate sono quasi un quarto del totale, e nel Nord-Ovest (+120). In calo, invece, il dato del Nord-Est (-233) e delle Isole (-310).
In ottica di genere si rilevano 850 denunce in più per i lavoratori (da 31.412 a 32.262, pari al +2,7%) e 79 in meno per le lavoratrici (da 11.900 a 11.821, per una diminuzione dello 0,7%).
L’incremento ha interessato le denunce dei lavoratori italiani, passate da 40.494
a 41.237 (+1,8%) e quelle dei lavoratori comunitari, da 834 a 910 (+9,1%), mentre le denunce dei lavoratori extracomunitari sono diminuite del 2,4% (da 1.984 a 1.936).
Le patologie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (26.732 casi), con quelle del sistema nervoso (5.065) e dell’orecchio (3.369), nei primi nove mesi di quest’anno hanno continuato a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate e sono pari a circa l’80% del totale. Seguono le denunce di patologie del sistema respiratorio (1.973) e dei tumori (1.753).
Fonte: INAIL