L’INTERVISTA
Fabrizio Fabris presidente Gruppo Agenti Cattolica
Autore: Gigi Giudice
ASSINEWS 292 – dicembre 2017
Abbiamo riferito (su assinews.it) circa gli esiti del Congresso del Gruppo Aziendale Agenti Cattolica, svoltosi al Marriott Hotel di Roma tra il 7 e l’8 luglio scorsi. È stato “congresso di svolta” per almeno due ragioni. La prima è che pareva eufemistico definire burrascose le vicende interne del gruppo agenti, dopo i dodici anni di egemonia della giunta presieduta da Bruno Coccato. Tali erano le diversità di vedute generate da una gestione percepita come “monocratica” dagli oppositori, al punto che si sarebbe potuta ipotizzare una se pur remota possibilità di una spaccatura, in due tronconi, fra gli aderenti al gruppo. La seconda ragione del forte afflusso insisteva sulla presenza al congresso di Alberto Minali, da poche settimane chiamato alla carica di amministratore delegato. Portatore – si è concretamente percepito – di rilevanti discontinuità e cambiamenti.
Come improntato al cambiamento risultava il programma di azioni della compagine guidata da Fabrizio Fabris, che sarebbe stato eletto alla presidenza del Gruppo Agenti vincendo la concorrenza della cordata guidata da Paolo Gastaldi (che ha dovuto pagare dazio all’aver fatto parte delle giunta precedente). Fabris ha avuto la meglio (339 voti pari al 63 per cento del totale) sottoponendo ai colleghi un programma che la parte avversa aveva etichettato come “libro dei sogni”. Ma Fabris e la sua squadra hanno tenuto conto che le lacerazioni interne potevano essere emendate solo mirando a alti traguardi.
Posso contare su una consuetudine con la famiglia Fabris risalente agli anni Settanta. Ho conosciuto Carlo, il papà, andandolo a trovare nella sua agenzia di Udine (con le finestre su piazza Duomo), quando veniva citato dai colleghi come leggendario per il fatto di riuscire, sistematicamente, a convincere il cliente che gli chiedeva una polizza rc auto a dotarsi, prima, di una polizza vita. Questo può dare l’idea del percorso attraverso cui è passato Fabrizio Fabris, sulla scorta dell’eredità paterna. Va detto anche che all’etica di professionista dell’offerta e consulenza assicurativa ha accompagnato una parallela passione di compositore versato soprattutto in campo jazzistico.
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