Mega fusione nel settore della sanità Usa. Il colosso delle farmacie statunitensi Cvs Health ha annunciato l’intenzione di acquistare il gruppo assicurativo Aetna, operativo nel settore dell’healtcare, con un deal cash e stock da 69 miliardi di dollari che potrebbe trasformare l’industria farmaceutica del Paese. Il valore dell’operazione sale a 77 miliardi di dollari se si includono i debiti di Aetna.
In particolare, gli azionisti di Aetna riceveranno l’equivalente di 207 dollari per azioni, di cui 145 dollari liquidi e il resto in titoli Cvs. Tale somma rappresenta un premio del 29% circa sul prezzo a cui trattava il titolo di Aetna prima che, lo scorso ottobre, il Wall Street Journal riportasse la notizia delle trattative. L’obiettivo �� chiudere la transazione entro il secondo trimestre del 2018.
L’offerta di Cvs ha già avuto il via libera del cda di Aetna e dovrebbe consentire la produzione di economie di scala per 750 milioni di dollari nel breve termine. Se il matrimonio otterrà il benestare di azionisti e autorità di vigilanza, gli azionisti di Aetna controlleranno il 28% del nuovo gruppo, mentre il 72% farà capo a quelli di Cvs.
L’accordo mette insieme due giganti dell’industria sanitaria. Oltre a possedere negli Usa un gran numero di farmacie (9.700), Cvs è anche un pharmacy-benefits manager con un fatturato annuale di 178 miliardi di dollari. Aetna, invece, è il terzo maggiore assicuratore sanitario statunitense, con ricavi per circa 63 miliardi di dollari e un portafoglio di 44,6 milioni di clienti.
Tra i motivi della fusione ci sarebbe anche la volontà di contrastare Amazon che, secondo indiscrezioni di stampa, starebbe studiando l’ingresso nel settore della sanità avendo ottenuto licenze per la vendita di prodotti farmaceutici all’ingrosso in 12 Stati Usa. I rumors si sono intensificati dopo l’acquisizione, annunciata da Amazon lo scorso giugno per 14 miliardi di dollari Usa, della catena di supermercati di prodotti biologici Whole Foods Market.
Tornando al deal sarà Larry Merlo, ceo di Cvs, a prendere le redini della nuova società, di cui Aetna rimarrà una divisione indipendente. Il ceo di quest’ultima, Mark T. Bertolini, non avrà alcun ruolo operativo, sebbene siederà nel board della catena di farmacie assieme ad altri due suoi consiglieri.
L’obiettivo principale è quello di utilizzare i quasi 10 mila punti vendita di Cvs per fornire ai clienti un maggior numero di opzioni assistenziali a livello locale. In un’intervista congiunta, i ceo di Cvs e Aetna hanno dichiarato che, affiancando l’esperienza di Aetna nel settore medico alla solida presenza di Cvs nel Paese grazie ai suoi punti vendita, la nuova entità sarebbe in grado di ridurre i costi galoppanti dell’industria sanitaria.
La transazione deve essere sottoposta al vaglio dei regolatori, da non sottovalutare soprattutto dopo il blocco del Dipartimento di Giustizia statunitense all’acquisizione di Time Warner da parte di AT&T.
I colloqui tra le due società duravano ormai da oltre sei mesi e le indiscrezioni hanno nel frattempo spinto i titoli Aetna fino a quota 181,31 dollari. Nel febbraio scorso Aetna aveva rinunciato all’acquisto della concorrente Humana dopo lo stop imposto dal ministero della Giustizia statunitense, preoccupato dalla riduzione della concorrenza che sarebbe stata prodotta dall’eventuale fusione. In ogni caso di tratta dell’ennesima dimostrazione di come le linee di confine tra i segmenti tradizionali dell’industria sanitaria si stiano sempre più sbiadendo, con le società che sono sempre più affamate di nuove opportunità di crescita.
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