Economia reale e welfare non sono mondi separati o estranei. In economia tutto è interconnesso. Sulla base di questo principio, la Fondazione Enasarco del nuovo corso post riforma intende perseguire una politica sempre più mirata di investimenti nell’economia reale, ma al tempo stesso attuare un sistema integrato e innovativo di welfare tenendo conto delle mutate esigenze e dei nuovi bisogni degli operatori del settore.
Le cifre di bilancio danno già indicazioni in questo senso.
La gestione previdenziale nel 2017 presenta il dato positivo di 43 milioni di euro, e si prevede che arrivi a 62 nel prossimo anno con entrate previdenziali che finanziano la spesa per le prestazioni. L’assistenza nel 2017 dovrebbe salire a quasi 97 milioni di euro e aumentare oltre questo livello nel 2018.
«La Fondazione Enasarco », ricorda il presidente Gianroberto Costa, «si è sempre caratterizzata come cassa di previdenza e dunque come istituto erogatore di pensioni; questa è stata per decenni e rimane tuttora la sua missione sociale primaria. Ciò non toglie che i bisogni, le esigenze, le aspettative degli iscritti, dei pensionati e delle loro famiglie siano andati evolvendo nel corso degli anni in direzioni o verso ambiti innovativi e anche inediti. Di fronte a questo cambiamento progressivo, strettamente legato anche agli andamenti demografici, la Fondazione non può restare inerte e insensibile.
Suonano perciò strumentali e inopportune le critiche di chi ha sottolineato il nostro impegno nell’assistenza come se questo volesse dire sottrarre risorse alla previdenza. L’obiettivo è semmai opposto: ampliare l’area dei servizi e delle prestazioni per gli iscritti, non certo spostare fondi e interventi da un capitolo all’altro del bilancio». Sono stati stanziati fondi per la formazione e l’aggiornamento professionale per gli agenti, rappresentanti, consulenti finanziari e per gli operatori sotto forma di società di capitale. «Si tratta», prosegue Costa, «di una prestazione che sta riscuotendo molto successo e che viene considerata importantissima per la categoria. Per gli agenti, i rappresentanti e i consulenti è investita una somma di un milione e mezzo di euro (1.500 contributi), mentre per le società di capitale lo stanziamento è di 200 contributi, fino a 200 mila euro. Il contributo viene erogato agli iscritti in attività con anzianità contributiva complessiva di almeno 12 trimestri, di cui quattro negli anni 2015 e 2016. Inoltre è stata decisa la copertura per infortuni degli agenti ultra settantacinquenni. È stato introdotto un regime contributivo agevolato per i giovani agenti neo iscritti alla cassa. Questa modifica regolamentare facilita l’ingresso dei giovani nella professione e garantisce l’emersione di sacche di evasione contributiva».
In tempi brevi sarà presentato il progetto di fattibilità per la trasformazione della polizza infortuni a favore degli agenti in una polizza sanitaria. La previsione è quella di un incremento della spesa per assistenza nel triennio 2018-20 sino a oltre 29 milioni di euro.
Sono allo studio nuove prestazioni assistenziali da mettere a disposizione degli agenti di commercio. Si sta valutando l’erogazione di indennità per l’interruzione temporanea dell’attività dovuta a malattia o a perdita di mandato; il rilascio di tessere con chip in grado di dotare gli agenti di una serie di servizi; prestiti e finanziamenti a costi agevolati. Ecco alcuni esempi di welfare:
1) Per le famiglie
Una parte importante del welfare erogato dalla Fondazione riguarda le famiglie. In quest’ambito rientrano per esempio i contributi per nascita o adozione, per maternità, per gli asili nido, per i soggiorni estivi per i bambini. In particolare, per ogni figlio nato (o adottato) nel 2017 agli agenti spetta un importo di 750 euro, che diventano 650 per il secondo figlio e 500 dal terzo in poi. Il contributo per la maternità aiuta l’agente donna che, a seguito della gravidanza, affronta una diminuzione del proprio reddito e un aumento delle spese. Per il primo figlio l’importo riconosciuto è di 2.500 euro, 2.000 per il secondo e 1.500 dal terzo. In caso di parto plurimo 1.500 per ogni nato.
Per supportare gli agenti con figli, Enasarco bandisce un concorso annuale per la concessione di 29 contributi, fino a 1.000 euro per ciascun nucleo familiare. Possono partecipare gli iscritti con figli da zero a tre anni che abbiano frequentato, nell’anno scolastico 2016-17, le scuole dell’infanzia pubbliche o private.
Infine gli iscritti possono partecipare al concorso annuale per l’assegnazione di 300 contributi per i soggiorni estivi dei figli in età compresa tra i 4 e i 13 anni. I ragazzi debbono aver soggiornato per almeno 15 giorni lavorativi, anche se non consecutivi, in strutture pubbliche o private nel periodo che va da giugno a settembre. L’importo concesso è fino a 300 euro per nucleo familiare.
2) Per i giovani studenti: incentivo allo studio e premi per i risultati raggiunti
I figli degli agenti e gli iscritti alla Fondazione hanno a disposizione una serie di premi in base ai risultati scolastici conseguiti. Si tratta di un incentivo allo studio, sotto forma di contributo economico, che la Fondazione eroga agli studenti più meritevoli: bisogna infatti aver conseguito un diploma di scuola secondaria con un voto finale di almeno 70/100 oppure di 100/110 se si tratta di lauree di primo livello e specialistica. I 900 contributi disponibili vengono assegnati mediante un concorso annuale riferito all’anno scolastico o accademico precedente.
Gli importi vanno da un minimo di 500 euro ciascuno per il diploma di scuola secondaria fino a un massimo di 5.000 euro (per corsi di specializzazione o master post laurea in materie attinenti agli scopi istituzionali della Fondazione). Inoltre, per sostenere gli studenti che hanno discusso una tesi di laurea su materie relative alla professione di agente o alla previdenza Enasarco, la Fondazione bandisce un concorso annuale per l’assegnazione di dieci contributi, del valore di 2.600 euro ciascuno. Anche in questo caso i partecipanti debbono aver conseguito il diploma di laurea con una votazione finale di almeno 100/110. Quali sono stati, in conclusione, i maggiori cambiamenti nel settore del welfare? Le due novità più importanti sono state i corsi di formazione e aggiornamento professionale e la copertura sanitaria e infortunistica per gli agenti oltre i 75 anni. Inoltre gli agenti che sono temporaneamente senza occupazione, per un periodo di non oltre sei mesi, hanno da quest’anno la possibilità di usufruire dell’erogazione straordinaria. Per agevolare gli agenti più giovani è stata ridotta l’anzianità contributiva richiesta per alcune prestazioni: per esempio, per ottenere le erogazioni per nascita, maternità, asili nido bastano tre anni di contributi e non più cinque. Comunque, nuove prestazioni sono allo studio. Una commissione interna alla cassa analizza l’offerta e compie rilevazioni di gradimento presso l’utenza. Non è escluso che alcune cose cambino in direzione di un miglioramento degli standard e della qualità: «Una delle nostre priorità», è la linea ribadita da Costa, «è stata quella di mettere gli iscritti al centro della nuova Enasarco. Tra gli obiettivi c’è quello di aumentare la quantità e la qualità dei servizi erogati».
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