Il settore privato polacco beneficia di un’accelerazione dell’attività. Una situazione inversa rispetto a quella dello scorso anno, caratterizzato da un ritmo della crescita economica più debole.
Secondo un report di Coface, la Polonia ha registrato una crescita del PIL del 3,8% nel 2015, che ha preceduto una diminuzione del 2,7% nel 2016. Ciò è dovuto a un lento avvio del nuovo periodo di allocazione dei fondi europei, che ha contribuito a un crollo negli investimenti fissi. La crescita del PIL sta diventando sempre più forte e si attesta al 4,0% anno su anno nel primo semestre 2017. Sono in ripresa gli investimenti grazie a progetti in infrastrutture, sostenuti da dei progetti cofinanziati dall’Unione Europea. Nonostante ciò, i consumi domestici rimangono il motore principale.
La Polonia sta conoscendo un nuovo anno caratterizzato da un miglioramento del mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione continua a battere i precedenti record ed è crollato al 4,7% ad agosto 2017, un livello nettamente inferiore alla media dell’Unione Europea (7,6%). Anche i salari continuano a crescere. Dal 2014, il loro tasso di crescita si attesta stabilmente al 3% annuo. Per di più, le famiglie polacche beneficiano di tassi di interesse delle banche centrali che sono i più bassi della storia. Come risultato, la domanda interna e le forti esportazioni sostenute dal rafforzarsi del commercio mondiale, faranno si che la crescita del PIL polacco si manterrà a un livello solido per i prossimi trimestri.
Nonostante la crescita sostenuta dell’economia polacca, le procedure di insolvenza e le
ristrutturazioni d’impresa sono aumentate del 14% tra gennaio e settembre 2017, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
« Gli emendamenti alle leggi in tema d’insolvenza sono stati una delle ragioni, ma non la sola. Una più debole redditività, una forte concorrenza, la pressione sui margini, ritardi di pagamento e la carenza di manodopera sono tutti divenuti un freno che ha spesso portato a crisi di liquidità delle imprese», sostiene Grzegorz Sielewicz, economista di Coface per l’Europa Centrale e Orientale.
A fine settembre 2017 quasi tutti i settori sono stati toccati da un aumento di insolvenze e
ristrutturazioni di impresa. L’aumento delle procedure di ristrutturazione registrate quest’anno è stato trasversale alla maggior parte dei settori. Il settore industriale è il più colpito, con 28% del totale.
Il numero di insolvenze tende a stabilizzarsi
Coface prevede una crescita del PIL polacco del 3,9% quest’anno e del 3,5% nel 2018. Questa attività economica positiva sosterrà le imprese, ma i primi segnali di surriscaldamento dell’economia, come i vincoli in termini di approvvigionamento e la carenza di manodopera, saranno nuove sfide per le imprese e per il ritmo di crescita.
A breve termine, i dati statistici continueranno a risentire dei cambiamenti legali messi in atto lo scorso anno. Coface stima che nel 2017 il numero totale delle procedure di insolvenza e di ristrutturazioni di impresa aumenterà dell’8% rispetto al 2016, arrivando a circa 820 casi. Il tasso di crescita sostenuto del PIL sarà rinforzato da un aumento stabile dei consumi domestici, una ripresa degli investimenti fissi e dalle attività commerciali delle imprese polacche sui mercati esteri. Nel corso del prossimo anno, le ristrutturazioni di impresa saranno in lieve aumento, mentre le insolvenze continueranno la loro tendenza al ribasso. Nel 2018, Coface prevede una diminuzione del numero totale di procedure di insolvenza e ristrutturazione d’impresa dello 0,7%.
Il commercio al dettaglio continuerà a beneficiare di una forte spesa da parte delle famiglie, ma la forte concorrenza e la pressione sui margini toccherà molte imprese, in particolare le più piccole.
Anche se il commercio sta beneficiando di un contesto favorevole, grazie a consumi privati
sostenuti, esso resterà una voce importante nelle statistiche di insolvenza e ristrutturazione
d’impresa.
“Il mercato polacco resta un’area di grande interesse in tutta Europa come testimonia la sua continua crescita e le prospettive di ulteriore rafforzamento nei prossimi mesi”, ha sottolineato Ernesto De Martinis, CEO di Coface Italia. “In un contesto sicuramente incoraggiante, la tendenza all’aumento delle procedure di insolvenza e ristrutturazione d’impresa può rappresentare un elemento di preoccupazione, ma le previsioni di ribasso del trend sul prossimo anno ci permettono di guardare alla Polonia con rinnovata fiducia”, ha concluso De Martinis.