Poste I. ha finalizzato il suo piano di rafforzamento dell’alleanza con Anima Holding a cui conferirà, entro la prima metà del 2017, BancoPosta Fondi Sgr. A seguito di tale operazione, Poste aumenterà la sua quota di partecipazione in Anima dal 10,3% al 24,9% diventando così l’azionista di riferimento di un campione nazionale dell’industria con circa 145 miliardi di masse gestite.
Lo si apprende da una nota in cui si sottolinea che “Poste conferma la propria strategia di crescita nel settore del risparmio gestito che costituisce uno dei pilastri fondamentali del Piano Industriale, insieme allo sviluppo nelle piattaforme digitali di pagamento e nella logistica”.
BancoPosta Fondi, spiega ancora la nota, è la società di gestione del risparmio del Gruppo Poste Italiane con circa 75 miliardi di masse gestite al 30 settembre 2016 e un utile netto a fine 2015 pari a circa 20 milioni; BancoPosta Fondi ha nel tempo prodotto ritorni significativi specializzandosi nella gestione di titoli di Stato dell’Eurozona e in obbligazioni corporate. Anima è la più grande Sgr indipendente italiana quotata in Borsa dal 2014, con masse gestite pari a circa 71 miliardi al 30 settembre 2016 e un utile netto a fine 2015 pari a circa 127 milioni.
La partnership con Anima avviata nel maggio del 2015 con l’acquisizione del 10% ha portato ad un accordo di distribuzione attivo dal settembre del 2015 e allo sviluppo di fondi disegnati per offrire ai cittadini, clienti di Poste, strumenti di risparmio con un profilo di ritorno e di rischio trasparente e adeguato alle loro esigenze.
“Con il rafforzamento della presenza nel capitale di Anima, – ha commentato Francesco Caio, Amministratore delegato dell’azienda – Poste Italiane mette le basi per la creazione di un campione nazionale con masse gestite per oltre 145 miliardi e accelera l’attuazione del suo piano industriale e che vede nel risparmio gestito uno dei suoi pilastri in coerenza con il ruolo svolto da sempre nella protezione del risparmio dei cittadini e delle famiglie italiane”.
“Come indicato al momento della quotazione Poste considera la crescita per acquisizione uno degli elementi del suo piano di sviluppo, a condizione che gli investimenti vengano orientati su aziende con forti sinergie strategiche e industriali e che i valori investiti siano coerenti con le prospettive di ritorno per gli azionisti. La sostenibilità di Poste e la sua capacità di creare valore nel lungo periodo per azionisti e clienti resta la stella polare delle nostre decisioni”.
In questo contesto, Poste ha presentato assieme ad Anima e Cdp un’offerta relativamente a Pioneer coerente con criteri di selezione e valutazione degli investimenti che sono stati definiti nell’ambito del suo piano industriale e, ad esito delle ulteriori analisi ed approfondimenti svolti, ha concluso in accordo con i propri partners che, allo stato, una operazione a valori più elevati, tenuto conto anche di altre opportunità di crescita esterna perseguibili grazie al rafforzamento dell’alleanza con Anima, non sarebbe in linea con obiettivi di ritorno adeguati per i propri azionisti.
Fonte: MF Dow Jones