Nel 2015 il reddito medio dei liberi professionisti italiani è risultato pari a 33.954 euro, in calo dello 0,3% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dalla sesta edizione del report annuale dell’Adepp, l’Associazione degli Enti previdenziali privati, che rappresenta 19 Casse di previdenza dei professionisti.
Significativi il crollo dei guadagni in termini reali negli ultimi dieci anni: -18%. Percentuale che arriva a un -20% prendendo in considerazione il periodo 2008-2015.
Nel dettaglio il reddito medio in Lombardia nel 2015 è di 60mila euro e in Calabria scende a 20.335 euro; se passiamo al confronto tra maschi e femmine i primi guadagnano mediamente il doppio delle seconde.
Colpisce anche il divario generazionale, con i redditi dei professionisti under 30 che si attestano poco sopra i 12.000 euro, a fronte dei 50.000 euro della fascia d’età tra i 50 e i 60 anni.
A livello numerico si rileva inoltre l’invecchiamento della platea di professionisti, in quanto nell’ultimo decennio, gli iscritti under 40 sono diminuiti dal 41% al 31%, mentre si registrano sempre più iscritti agli istituti pensionistici.
Alberto Oliveti, presidente dell’Adepp, ha sottolineato l’incremento delle somme destinate ai servizi di welfare: l’impegno complessivo delle Casse dei professionisti è di 520 milioni di euro, con una crescita delle prestazioni assistenziali erogate del 4,6%. Oliveti ha anche ricordato l’elevato importo versato dagli Enti previdenziali all’Erario: nel 2015 l’aggravio del fisco sulle Casse, superava i 544 milioni di euro, con un aumento del flusso di contributi del 2,3% rispetto al 2014.document.currentScript.parentNode.insertBefore(s, document.currentScript);