Sei mln di euro per intensificare le attività di direct marketing e d’acquisizione di liste di potenziali clienti in Italia e all’estero. E per proseguire nello sviluppo della rete degli empori sul mercato domestico, con un occhio anche ad alcune piazze europee (oggi gli empori sono sette: a Imperia, Torino, Milano, Padova, Cuneo, Bologna e Monza, aperto da pochi giorni).
A tanto ammontano le risorse appena messe a disposizione di Fratelli Carli da Carispezia. Finanziamento di cui s’è fatto garante la compagnia d’assicurazione all’export Sace. Il gruppo imperiese può dunque ambire a incrementare ulteriormente la quota di export, oggi pari al 25% dei 150 mln euro di ricavi realizzati attraverso la vendita diretta e via internet d’olio d’oliva, di specialità a base olio e di prodotti cosmetici. «Il mercato italiano», dichiara a ItaliaOggi Lucio Carli, membro del cda di Fratelli Carli, all’interno della quale si occupa principalmente d’approvvigionamenti e controllo qualità, nonché presidente della divisione cosmetica del gruppo e dell’Onaoo (Organizzazione nazionale assaggiatori olio d’oliva), «ha ancora buone potenzialità di sviluppo per il nostro gruppo, soprattutto sul fronte delle vendite online, che valgono il 17% dei nostri ricavi. Il finanziamento Carispezia-Sace non poteva però arrivare in un momento più opportuno per spingere sul pedale dell’internazionalizzazione. L’ottima campagna olearia 2015 ci mette a disposizione abbondanti quantitativi d’oli di qualità, principalmente italiani, ma anche spagnoli e greci, da destinare alla distribuzione in Germania, il nostro secondo mercato, Francia, Austria e Svizzera. Il favorevole rapporto di cambio euro-dollaro sosterrà le vendite negli Usa, dove siamo presenti da sette anni con una filiale che genera 4,5 mln euro di vendite».