di Anna Messia
Anche l’Ivass di Salvatore Rossi dice la sua sulle gestione di Generali che ha preceduto l’era di Mario Greco. Il gip di Trieste, a marzo scorso, ha come noto disposto l’archiviazione del procedimento penale contro l’ex amministratore delegato di Generali Giovanni Perissinotto, l’ex cfo Raffaele Agrusti e altri due manager. L’accusa era di un presunto ostacolo all’attività di vigilanza su un finanziamento ibrido da 500 milioni della compagnia emesso nel 2008. Ma allo stesso tempo, sempre a marzo, il giudice del lavoro si è pronunciato a favore di Agrusti, stabilendo che Generali avrebbe dovuto pagare all’ex top manager, del quale aveva deciso l’uscita di scena a metà 2013, gli oltre 6 milioni stabiliti dall’accordo, che erano rimasti congelati. In una recente ordinanza che risale appunto alla gestione della compagnia nel 2013, l’istituto di controllo sulle compagnie ha però multato Generali Assicurazioni spa per carenze nella governance. La sanzione è di appena 66 mila euro (visto il tetto alle multe dell’Ivass) ma i rilievi dall’istituto di controllo assicurativo vanno «dalla mancata adozione e formalizzazione da parte dell’organo amministrativo di un efficace sistema di presidio dei rischi», alla «mancata adozione in qualità di capogruppo dei provvedimenti necessari a garantire la stabile ed efficiente gestione del gruppo», con particolare riferimento al sistema di controllo interno e alla procedure di gestione del rischio. (riproduzione riservata)