di Anna Messia
La firma davanti al notaio per l’acquisizione delle branch italiane di Royal e Sun Alliance c’è stata lunedì scorso. Ci è voluto insomma un anno per concludere l’operazione, dall’annuncio nel dicembre 2014, ma alla fine la mutua trentina Itas è diventata l’ottava compagnia assicurativa Danni in Italia, con premi nel ramo pari a 710 milioni.
Ma si supera il miliardo se si aggiunge anche il ramo Vita, che apporta altri 400 milioni. Adesso si lavora per mettere a punto il nuovo piano industriale triennale, che sarà approvato dal consiglio di amministrazione di febbraio e poi dall’assemblea di aprile. «L’obiettivo è quello di aumentare il presidio territoriale della compagnia», riferisce a MF-Milano Finanza il direttore generale Ermanno Grassi, anticipando che le sedi della società diventeranno tre: «Oltre a Trento, dove abbiamo circa 400 dipendenti, avremo una sede a Milano e un’altra a Genova, con circa 250 persone». L’acquisizione delle branch italiane di Rsa, pagate 24 milioni, ha consentito a Itas di raddoppiare le agenzie, arrivando a circa 450 e di lavorare con 200 nuovi broker. «Renderemo più efficiente il rapporto con questi ultimi, svilupperemo nuovi prodotti per la persona e faremo importanti investimenti in tecnologia a favore degli intermediari», continua Grassi illustrando le linee guida del nuovo piano che punta a tenere alta la solvibilità, oggi pari al 400%. Per finanziare lo sviluppo è stato emesso lo scorso luglio un bond di 60 milioni e i soci sovventori, (così si chiamano i sostenitori di una mutua) hanno aumentato le risorse del fondo di garanzia (in pratica il capitale della compagnia) che ha raggiunto i 91,3 milioni. Tra questi c’è anche Intesa Sanpaolo, che ha incrementato il suo apporto da 2,5 a 7,5 milioni oltre al partner Vhv, la mutua assicuratrice tedesca, arrivata a 15 milioni. «Per il prossimo triennio la crescita sarà organica», continua Grassi allontanando l’ipotesi di nuove acquisizioni. «Con l’operazione Rsa abbiamo raggiunto una forza vendita di 4.600 agenti e collaboratori e Itas sta continuando a crescere a ritmi sostenuti». Nel primo semestre 2015 la raccolta premi è stata di 252 milioni (+58%) e l’utile consolidato prima delle imposte è salito a 30,5 milioni, con una crescita del 48%. Ora l’obiettivo sarà incrementare la distribuzione della polizze Vita nelle agenzie Rsa, che finora collocavano esclusivamente Danni. E poi c’è il potenziamento delle partnership bancarie già esistenti, ma Grassi non esclude neppure di aprire il dialogo con altri istituti del nord Italia. (riproduzione riservata)