Oltre alla rivalutazione di legge di 1,6 milioni di euro, Epap, l’Ente di previdenza pluricategoriale di attuari, chimici, dottori agronomi, dottori forestali e geologi, distribuirà un extra rendimento di 4,9 milioni di euro agli aderenti alla cassa di previdenza, grazie alla recente sentenza del Tar del Lazio che ha bocciato il provvedimento del ministero del Lavoro. Inoltre nel suo primo documento ufficiale il nuovo consiglio di amministrazione dell’Epap, lancia la sfida che il neopresidente Stefano Poeta e i neoeletti consiglieri si impegnano ad affrontare a beneficio degli iscritti: «garantire l’adeguatezza delle pensioni e un sistema di welfare integrato». Si è così inaugurato il nuovo metodo di lavoro condiviso tra gli organi di governo dell’ente, fortemente voluto da Poeta.
Migliorare l’adeguatezza delle pensioni degli iscritti è per i nuovi amministratori dell’Epap la più importante delle priorità. Una situazione già di per sé grave è stata peggiorata da una congiuntura economica che negli ultimi anni ha visto ridursi enormemente il tasso di rivalutazione dei montanti individuali, legato al pil, sino al paradosso di un tasso di rivalutazione nullo per il 2014. Senza contare che l’attività libero-professionale, soggetta per sua natura a forti oscillazioni di reddito e buchi contributivi, può generare a sua volta una riduzione significativa del tasso di sostituzione, cioè del rapporto percentuale tra l’assegno pensionistico e l’ultimo reddito.
Nel bilancio di previsione è stato assunto come obiettivo per il 2016 un rendimento netto pari all’1,68%, ritenuto coerente con l’attuale allocazione degli investimenti e tale da consentire di far fronte alle preventivate rivalutazioni dei montanti contributivi dello 0,184% e del fondo pensione del 2,5%. Alla data della relazione del bilancio previsionale di Epap il portafoglio era investito per il 52,45% in obbligazioni (rating medio singola A, scadenza media 7,68 anni, cedola media 1,84%), per il 31,23% in azioni, il resto in fondi (10,97%), polizze (3,09%) e liquidità (2,27%).