Il 2016 per l’ente di previdenza dei Consulenti del lavoro sarà all’insegna del welfare attivo. Oltre alle misure già messe in campo in passato e rifinanziate, nei primi giorni dell’anno diventeranno operativi anche i primi servizi della Fondazione Universo Lavoro. È quanto emerso durante l’ultima Assemblea dei delegati il 26 novembre scorso nel corso della quale l’Ente di previdenza ha approvato il bilancio di previsione Enpacl per l’anno 2016 con quasi 80 milioni di euro di avanzo economico, a fronte di 214 milioni di entrate e 134 di uscite.
Dall’analisi svolta per l’occasione dal presidente Alessandro Visparelli, emerge che l’anno prossimo i costi aumenteranno del 3%, sia per l’incremento fisiologico delle prestazioni sia per la scelta di destinare importanti risorse al sostegno dell’esercizio della professione. Infatti, l’Assemblea ha stabilito di stanziare oltre 2 milioni di euro per erogare attività in favore dei neoiscritti e delle mamme professioniste, oltre che per contribuire al pagamento degli interessi sui prestiti per l’acquisto di attrezzature e per il passaggio di proprietà degli studi professionali. Inoltre, il 2016 vedrà la realizzazione delle prime iniziative messe in campo dalla Fondazione Universolavoro, creata recentemente dall’Ente per la realizzazione di una piattaforma informatica dedicata ai Consulenti e destinata a semplificare l’attività di studio nonché ad ottimizzare i rapporti telematici con la pubblica amministrazione, attraverso la porta di dominio gestita dal Consiglio nazionale dell’Ordine. «Stiamo rivolgendo una grande attenzione alla difficile situazione che attraversano gli studi professionali dei nostri colleghi», ha dichiarato Visparelli, «fortemente provati dalla crisi in corso. Ogni sforzo, anche di carattere economico, è orientato in tal senso».
L’anno 2016 vedrà il patrimonio dell’Enpacl valicare la soglia del miliardo. «I nostri investimenti sono diretti al supporto delle attività economiche del Paese, al fine di creare un circolo virtuoso che porti alla ripresa delle piccole e medie imprese nonché dei volumi d’affari dei colleghi», ha proseguito Visparelli, «in tal modo, ci auguriamo di generare un corrispondente incremento del gettito contributivo verso l’Ente». Una percentuale elevatissima (80%) del portafoglio dell’Ente è già detenuta in asset investiti in Italia. Gli ultimi strumenti finanziari acquisiti riguardano partecipazione in fondi di mini bond, residenze sanitarie assistenziali (anche per rispondere ad una esigenza di assistenza diretta in favore dei Consulenti) e in azioni della Banca d’Italia. Infatti, l’Ente ha investito 30 milioni di euro nell’istituto di via Nazionale, visto che alcune banche e compagnie di assicurazione sono tenute a cedere entro la fine del 2016 parte delle proprie quote eccedenti il 3%.