L’IVASS ha effettuato la consueta elaborazione della distribuzione regionale e provinciale dei premi del lavoro diretto italiano, contabilizzati nell’esercizio 2014 dalle Imprese di assicurazione nazionali e dalle rappresentanze in Italia di imprese di assicurazione con sede legale in uno stato non appartenente allo Spazio Economico Europeo (S.E.E.).
Le tavole statistiche sono riportate nell’Allegato.

Sono attribuiti alle direzioni generali i premi relativi ai rischi assunti dalle imprese italiane in altri stati dello S.E.E., in regime di stabilimento e di libertà di prestazione dei servizi nonché in stati extra-S.E.E. in regime di libertà di prestazione dei servizi, che la normativa include nel portafoglio diretto italiano.
A seguito di alcune rettifiche dei dati relativi al 2013, pervenute successivamente alla pubblicazione della corrispondente statistica, sono allegati alla presente anche i dati revisionati relativi a tale anno.

I premi del lavoro diretto italiano contabilizzati nei rami vita e danni durante il 2014 ammontano a 143.318 milioni di euro (Allegato – Tav. 1), con un incremento del 20,7% rispetto al 2013.
In particolare, nei rami vita la raccolta premi ammonta a 110.518 milioni di euro, con un incremento del 29,9% rispetto al 2013 e un’incidenza sul totale che si attesta al 77,1% (71,6% nel 2013).

Il portafoglio danni registra, invece, un calo (-2,6% rispetto al 2013), con un volume di premi che si attesta a 32.800 milioni di euro e rappresenta il restante 22,9% del portafoglio complessivo (28,4% nel 2013).

Il decremento del portafoglio premi danni è determinato dalla riduzione (-6,5%) della raccolta dei rami R.C. autoveicoli terrestri e R.C. veicoli marittimi, lacustri e fluviali (R.C. auto e natanti), pari a 15.211 milioni di euro, invece la raccolta afferente gli altri rami danni ammonta a 17.589 milioni di euro, con una crescita dello 0,9%.

Rami vita – Distribuzione regionale e provinciale dei premi

La distribuzione della raccolta premi vita per macroaree geografiche (Allegato – Tav. 1), presenta alcune variazioni rispetto al 2013. Infatti, mentre è in crescita di circa quattro punti percentuali la quota di portafoglio relativa all’Italia
settentrionale (62,4% del totale nazionale, rispetto al 58,5% del 2013), sono in contrazione le quote derivanti dalle regioni centrali (16,9% del totale nazionale, contro il 19% del 2013), meridionali (12,2% rispetto al 13,4% del 2013) e insulari (5,1% rispetto al 5,5% del 2013), mentre resta sostanzialmente stabile la percentuale riguardante le direzioni generali (3,4% contro il 3,5% del 2013).

Per quanto riguarda la distribuzione provinciale del portafoglio premi (Allegato – Tav. 2), le sette province con la raccolta più elevata nel 2014 sono nell’ordine: Milano, con il 14,1% del totale nazionale, Roma con il 6,2%, Torino con il 4,4%, Napoli con il 3%, Bologna con il 2,7%, Brescia con il 2,4% e Bergamo con il 2%.

Assicurazioni vita individuali

Il portafoglio delle assicurazioni vita individuali (Allegato – Tav. 3), che ammonta a 104.929 milioni di euro (+31,7% rispetto al 2013), rappresentando il 94,9% dei premi vita (93,6% nel 2013), è realizzato per il 63,5% nelle regioni settentrionali (59,8% nel 2013), per il 17% in quelle centrali (19,1% nel 2013), per il 12,7% in quelle meridionali (14,2% nel 2013), per il 5,3% in quelle insulari (5,8% nel 2013) e per l’1,5% nelle direzioni generali (1,1% nel
2013).

La Lombardia rimane la regione con la raccolta premi più elevata (26,4% del totale nazionale); seguono, nell’ordine, i portafogli acquisiti nell’Emilia Romagna (con il 10,8% del totale), nel Veneto (9,5%), nel Piemonte (9%), nel Lazio (7,6%), nella Toscana (5,8%) e nella Campania (5,4%).

Assicurazioni vita collettive

Il portafoglio premi delle assicurazioni vita collettive (Allegato – Tav. 4), che totalizza 5.989 milioni di euro (+3% rispetto al 2013), è realizzato per il 41,2% nell’Italia settentrionale (39,8% nel 2013), per il 38,5% nelle direzioni generali (38,3% nel 2013), per il 16,7% nell’Italia centrale (18,1% nel 2013), per il 2,2% nell’Italia meridionale (2,5% nel 2013) e per l’1,3% nell’Italia insulare (come nel 2013).
La Lombardia, con una quota pari al 26,5% del totale nazionale, resta la regione con la raccolta premi più elevata.

Rami danni – Distribuzione regionale e provinciale dei premi

La distribuzione dei premi danni per macroaree geografiche (Allegato – Tav. 1), è sostanzialmente stabile rispetto al 2013.

Le sette province nelle quali è acquisito il maggior volume di premi nel 2014 sono, nell’ordine: Roma con il 9,5% del totale nazionale, Milano con il 9,4%,Torino con il 4,5%, Napoli con il 3,1%, Genova con il 2,3%, Brescia con il 2,2% e, infine, Firenze con il 2% (Allegato – Tav. 5).

Rami R.C. autoveicoli terrestri e R.C. veicoli marittimi, lacustri e fluviali

La distribuzione geografica del portafoglio relativo al ramo R.C. auto e natanti (Allegato – Tav. 1) mostra lievi variazioni rispetto al 2013, come si rileva dal seguente prospetto.

Per quanto concerne la distribuzione provinciale del portafoglio premi (Allegato – Tav. 6), le sette province con raccolta premi più elevata sono nell’ordine: Roma (8,7% del totale nazionale), Milano (5,5%), Napoli (4,6%), Torino (3,9%), Bari (2,2%), Firenze (2%) e Brescia (1,9%).