di Carla Signorile
Il 2015 è stato un anno boom per il settore dei mutui con una crescita del 100% delle erogazioni, ma il prossimo anno potrebbe riservare ulteriori sorprese positive. Ne è sicuro Stefano Barrese, responsabile area sales & marketing di Intesa Sanpaolo che, alla trasmissione I vostri soldi di Class Cnbc, ha tracciato il quadro con le tendenze previste nel 2016 per il mercato dei mutui.
Domanda. È possibile tracciare il bilancio del 2015 per il mercato dei mutui? È stato un anno storico
Risposta. È stato un anno importantissimo, di grande ripresa per i mutui, ma in generale per il settore immobiliare.
Una parte significativa del beneficio è tratto dalle surroghe, ma segnalerei anche la netta ripresa delle contrattazioni del mercato immobiliare, che ha dato una grande spinta all’erogazione dei mutui. Sostanzialmente è raddoppiato, anno su anno, l’importo del mercato.
D. E dal vostro osservatorio, come Intesa Sanpaolo, qual è il bilancio?
R. Abbiamo registrato una performance decisamente migliore del mercato. Per noi la crescita va ben oltre il 100%, conquistando oltre il 30% dell’intero mercato. Questo risultato è il frutto di una delle strategie chiave che la banca ha portato avanti per il 2015 e che continuerà anche per il prossimo anno.
D. Una previsione per il 2016 alla luce delle recenti mosse di Fed e Bce?
R. Ci sono tutte le premesse per cui l’exploit del mercato dei mutui possa consolidarsi il prossimo anno, addirittura migliorando i già ottimi risultati del 2015. La fiducia degli italiani verso la ripresa economica rappresenta un ulteriore elemento di propulsione del mercato. Senza dimenticare la manovra del governo che ha deciso di eliminare la Tasi sulla prima casa. Se a tutto questo si aggiunge la stabilità dei tassi, ci sono tutti gli elementi per essere davvero fiduciosi per il 2016.
D. A proposito di fiducia sulla ripresa economica, quanto pesa sul rilancio del mercato immobiliare?
R. È fondamentale. Nel momento in cui gli italiani ritrovano fiducia, poiché hanno certezze sui loro flussi di reddito, riprendono a investire. È molto importante non rompere questo patto di fiducia. Sono sicuro che il Paese riprenderà a credere nel risparmio e nell’investimento principe per gli italiani, ovvero la casa.
D. Nonostante il calo dei prezzi?
R. Tenga presente che non c’è paragone tra la riduzione subita dal valore delle case italiane in questi anni di crisi e quanto avvenuto in altri paesi come, ad esempio, gli Stati Uniti.
D. Meglio il mutuo fisso o variabile?
R. I tassi saranno a livelli bassissimi ancora a lungo. Nonostante siamo l’unica banca che non mette un floor all’euribor (da diversi mesi in negativo, ndr), ritengo che l’attuale sia uno scenario unico per gli italiani che vogliono comprare casa e decidano di puntare sul tasso fisso. Normalmente l’Irs, che è il parametro di riferimento per i mutui a tasso fisso, salirà bruscamente quando Draghi indicherà il ritiro delle manovre espansive. Quando ciò avvenne negli Stati Uniti, il differenziale fra Irs a 10 anni e Libor a 6 mesi salì di circa 200 punti nel giro di quattro mesi.
D. Intanto è già possibile tracciare un primo bilancio di Intesa Sanpaolo Casa che avete lanciato nei mesi scorsi?
R. Intesa Sanpaolo Casa è l’iniziativa che la banca ha avviato per essere presente nel mercato dell’intermediazione immobiliare. È una nostra società, con nostri dipendenti e alcuni professionisti assunti dall’esterno, attraverso la quale entriamo in questo settore, sinergico con il nostro modo di fare banca. Sono però due mondi separati come è giusto che sia e come richiede la vigilanza.
D. Da ultimo, qualche consiglio pratico per una giovane coppia che volesse comprare casa nel 2016.
R. Intanto è un’ottima idea in quanto sono soldi messi in un investimento che darà i suoi frutti. Sceglierei il mutuo a tasso fisso, possibilmente a 30 anni, ma si può anche scegliere una durata di 40 anni. Come Intesa Sanpaolo finanziamo fino al 100% del valore della casa, al fine di venire incontro a tutte le esigenze della clientela. Dunque nel 2016 conviene investire sul proprio futuro. (riproduzione riservata)