Tommaso Tommasi
CIRCOLANO OLTRE 35 MILIONI DI VETTURE CON UN’ETÀ MEDIA TRA LE PIÙ ALTE D’EUROPA. GLI EFFETTI? DAL RADDOPPIO DELLE EMISSIONI DI CO2 ALLA CRESCITA DEL PERICOLO SULLE STRADE Roma L e automobili che circolano in Italia sono 35 milioni e la loro età media, oggi, è di 9,5 anni, ben 2 in più rispetto al 2007. E con il 31per cento di questa massa di vetture di almeno 13 anni. Questo invecchiamento del parco ha portato con sé alcuni effetti negativi, come è emerso da una indagine condotta dal Censis per l’Unrae: intanto, una spesa di 5,3 miliardi di euro per carburanti che non ci sarebbe stata se il circolante avesse avuto una età media di 7 anni, poi l’emissione di circa 22,5 milioni di tonnellate di CO2 emessi dai 10 milioni di veicoli più vecchi che si sarebbero ridotti a 12,2 milioni con un parco meno anziano e infine una mancata significativa contrazione delle emissioni di monossido di carbonio conseguenza del vistoso calo delle vendite di nuove auto a benzina (1,4 milioni di vendite perse). Ma se questa è una valutazione fortemente influenzata dall’aspetto ecologico, ci sono poi altri fattori negativi, specie per quegli 11,5 milioni di auto con oltre 13 anni di età, appartenenti alle classi Euro 0, 1 e 2, tutte prive dei sistemi di sicurezza adottate negli anni successivi al 2001. Basti ricordare che le auto in produzione hanno progressivamente adottato gli airbag, il controllo elettronico della trazione, il controllo elettronico della stabilità, sistemi frenanti sempre più efficaci, strutture a deformazione progressiva che hanno salvato migliaia di vite umane. Un solo confronto per capire di cosa stiamo parlando: nel 1971 i decessi in incidenti stradali furono oltre 11.000, nel 2013 sono stati poco meno di 3.400. Analizzando l’età del parco circolante, in Italia non ci troviamo di fronte ad un invecchiamento omogeneo: secondo i conteggi proposti dalla Autopromotec di Bologna, la regione con il più elevato numero di auto appartenenti alle classi Euro 0,1 e 2 è la Campania, con il 46,1% di vetture quindi molto anziane, seguita dalla Calabria (44%) e dalla Basilicata (43,2%), tutte regioni del sud. Scendendo i gradini di questa poco esaltante classifica, le tre regioni che dispongono del parco circolante più giovane sono Toscana , Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige. Stabilito dunque che poco meno di un terzo del circolante in Italia è composto da auto con oltre 13 anni di anzianità e verificate le principali conseguenze negative che ciò comporta, appare ragionevole la richiesta più volte avanzata al governo dal settore dell’automotive di pianificare uno svecchiamento progressivo del parco circolante: ne trarrebbero sicuro vantaggio l’ecologia e la sicurezza.