Luca Palmieri
Milano N on è certamente la disciplina uno dei punti di forza dell’automobilista italiano. “Indisciplinati e distratti”, così ci definisce infatti un’inchiesta dell’assicurazione online Direct Line in cui gli italiani al volante si sono autogiudicati per cercare di migliorare il proprio comportamento. Il comportamento ritenuto comunemente più pericoloso tra i nostri automobilisti è stata l’abitudine di inviare e leggere messaggi sul cellulare durante la guida: un vizio che può costare davvero molto caro e che è stato indicato dall’80% degli intervistati. Al secondo posto delle abitudini negative si trova invece quella di compiere sorpassi senza avere la giusta visuale della strada (evidenziata dal 76%) mentre al terzo quella di guidare dopo aver bevuto un bicchiere di troppo, sottolineato dal 74% dei partecipanti al sondaggio. Molto diffusi sono risultati essere anche comportamenti quali distrarsi distogliendo lo sguardo dalla strada (68%) e parlare al cellulare senza utilizzare l’auricolare (64%). La consapevolezza dei rischi che si corrono con simili comportamenti al volante dunque esiste, decisamente meno presente è l’attenzione concreta ad evitare simili e pericolosi atteggiamenti. Solamente il 35% degli automobilisti intervistati afferma di non aver mai praticato alcuna delle infrazioni ammesse come assai rischiose alla guida. L’infrazione più ammessa sembra così essere il superamento dei limiti di velocità, praticata dal 27%
degli intervistati, mentre il 20% confida al sondaggio di non mantenere le distanze di sicurezza. L’utilizzo dell’auricolare è invece sconosciuto al 19% del campione, il 12% si concede spesso una sigaretta quando è alla guida. Messaggi al cellulare e distrazioni che distolgono l’attenzione dalla strada sono il difetto del 22%, mentre mangiare qualcosa mentre si è al volante è il punto debole del 10% dei guidatori. Più attenzione emerge invece su altri comportamenti critici come i sorpassi azzardati e la guida dopo aver bevuto alcolici, indicati rispettivamente dal tre e dal quattro per cento degli intervistati. A livello di età i più inclini a distrarsi sembrano essere i giovani tra i diciotto e i ventiquattro anni, mentre gli over 45 si mostrano i più responsabili, dal momento che solo il 2% di loro afferma di mettersi alla guida dopo aver bevuto alcolici. L’indagine di Direct Line mette anche in evidenza i principali pericoli riscontrati dagli automobilisti quando guidano in città. Il fattore di rischio numero uno, per il 56%, è la cattiva abitudine di zigzagare nel traffico dei motorini, mentre più della metà degli intervistati riconosce negli automobilisti indisciplinati una concreta minaccia per chi guida (54%). Altri fattori evidenti di rischio sono i cambi di direzione non segnalati da parte dei ciclisti, comportamento che preoccupa il 38% degli intervistati, mentre ad impensierire un altro 48% degli italiani ci pensano le buche sull’asfalto. Nella top ten dei pericoli per chi guida in città troviamo anche il manto stradale bagnato (14%) e le insidie provocate dai binari del tram (7%). Solamente il 35% degli automobilisti afferma di non aver mai commesso infrazioni indicate come assai rischiose alla guida