Quello che il Lodo Mondadori ha tolto a Fininvest, Mediolanum lo ha in qualche modo restituito.
Tra l’altro la tempistica dell’operazione è stata perfetta: il titolo Mediolanum da inizio anno ha messo a segno un rally del 67,45% dopo aver guadagnato il 27,46% nel 2012. Mentre lo scorso 29 novembre aveva toccato la soglia dei 6,54 euro, il massimo dal maggio 2007. «Un’azionista con tale liquidità e patrimonio tranquillizzerà il management dei gruppi editoriali», dice una fonte vicina alla famiglia Berlusconi. «E certamente la holding (che l’anno scorso nonostante la perdita di 285,2 milioni ha distribuito dividendi per 94 milioni, ndr) utilizzerà questi nuovi capitali per dare impulso ai progetti di crescita di Mediaset e Mondadori e garantire stabilità al Milan».
È ipotizzabile che ora Fininvest possa appoggiare la casa editrice di Segrate nella campagna acquisti sul fronte del business digitale (e-commerce) e radiofonico (nel mirino c’è il Gruppo Finelco). Mentre Mediaset, salvo operazioni straordinarie in Spagna, non dovrebbe avere necessità impellenti di capitali avendo lanciato da poco un bond da 375 milioni. L’incasso garantito da Mediolanum potrebbe essere destinato in parte alla campagna acquisti di gennaio del Milan. O per definire la liquidazione dell’ad Adriano Galliani che ha chiesto 50 milioni ma che tratterà per 25-30 milioni. (riproduzione riservata)