Euler Hermes ha pubblicato la sua ultima ricerca sulle insolvenze aziendali:
– Le insolvenze globali aumenteranno, secondo le proiezioni per il 2013, del 2%. In Italia la crescita sarà del 10%.
– Euler Hermes prevede un leggero miglioramento nel 2014 (-1%), ad eccezione dell’Europa, dove la ripresa è troppo lenta per avere un impatto significativo sull’indicatore delle insolvenze aziendali.
– Tuttavia, in base al volume, la quantità totale delle insolvenze che si raggiungeranno nel 2014, dovrebbe essere maggiore del 24% rispetto alla media pre-crisi (2000-2007).
“Per l’intero 2013 ci aspettiamo un nuovo aumento del nostro Indice Globale delle Insolvenze, dovuto
alla prolungata stagnazione economica globale e prevediamo che le insolvenze aziendali si attesteranno su livelli alti mai raggiunti prima” ha spiegato Wilfried Verstraete, Presidente del Board of Management di Euler Hermes.
Questo incremento, tuttavia, presenta due trend contrastanti:
Il continuo aumento delle insolvenze in tre aree principali:
– America Latina (+10%), dovuta ad una più debole crescita economica dell’area, in particolare in Brasile.
– Europa Centrale ed Orientale (+6%), impattata e dipendente dalla poco vigorosa crescita dell’Europa Occidentale
– L’Europa Occidentale (+9%), dove le insolvenze sono in crescita ovunque, salvo che in Germania e Regno Unito.
Il continuo decremento delle insolvenze in Nord America (-11%) dovuto al leggero recupero del PIL negli Stati Uniti e nella regione Asia-Pacifico (-4%), dove le prospettive interne all’area hanno offerto un atterraggio morbido al settore privato.
“Prevediamo una modesta ripresa dell’economia globale nel 2014 (+3%), con prospettive più brillanti in
tutte le aree” ha dichiarato Ludovic Subran, capo economista di Euler Hermes. “Di conseguenza, la maggior parte dei Paesi dovrebbe assistere ad un decremento della quantità di insolvenze, sebbene pari ad un moderato -1%, secondo la stima del nostro Indice Globale delle Insolvenze.”
Per le economie del Nord America si prevedono tassi di crescita più alti nel 2014 (+2.9% negli Stati Uniti, +2.5% in Canada) rispetto al 2013, e questo contribuirà al continuo trend di attenuazione delle insolvenze nell’area (-5%).
a regione Asia-Pacifico, dove l’attività economica dovrebbe vivacizzarsi nel 2014 grazie alle esportazioni, dovrebbe essere la seconda area a registrare una flessione delle insolvenze.
Tuttavia la decrescita delle insolvenze sarà meno significativa (-1%) in quanto il necessario consolidamento economico sarà ancora in corso, specialmente in Cina.
Nelle altre regioni, ad eccezione dell’ Africa e del Medio Oriente, il trend è semplicemente meno favorevole che nel 2013. In America Latina, una leggera ripresa economica è attesa nel 2014, anche se mitigata da persistenti vulnerabilità finanziarie e caratterizzata solo da una stabilizzazione della quantità di insolvenze (0%). L’Europa Centrale ed Orientale continueranno a soffrire (+3%), a causa, in particolare, di una ripresa non sufficientemente vigorosa in Europa Occidentale, dove le insolvenze cresceranno leggermente (+1%) in virtù dell’ambiente economico ancora problematico in alcuni Paesi (Belgio, Italia, Spagna, Paesi Bassi).
“Nonostante il leggero miglioramento del panorama delle insolvenze, la loro quantità totale sarà maggiore del 24% nel 2014 rispetto al periodo pre-crisi,” ha concluso Wilfried Verstraete.
Italia: Insolvenze su livelli record
La recessione che sta colpendo il Paese ormai da due anni (PIL -2,4% e -1,8% nel 2012 e 2013 rispettivamente), combinata con un restrittivo accesso al credito, ha generato un significativo aumento di aziende che non riescono a far fronte ai propri impegni finanziari. Le nostre stime per le insolvenze aziendali nel 2013 sono attese in crescita del 10% (anno su anno), raggiungendo oltre 13.700 casi, un record dalla metà degli anni 90’. Nel 2014, invece, la lieve ripresa del PIL (+0,3%) grazie al contributo positivo dell’export (unico indicatore in terreno positivo), dovrebbe comportare la stabilizzazione delle insolvenze, seppur ancora su livelli molto elevati.
“Il 2013 rappresenterà il sesto anno consecutivo di incremento dei livelli di insolvenza in Italia, – afferma Michele Pignotti, Capo della Regione Euler Hermes Paesi Mediterranei, Medio Oriente e Africa, – mentre nel 2014, i primi sintomi di ripresa, dovrebbero favorire un maggior accesso al credito e favorire lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali più innovative e fortemente orientate ai mercati esteri”.