di Francesco Ninfole

Via libera Consob a UnipolSai. La commissione di controllo ha dato il giudizio di equivalenza sul documento informativo aggiornato per la fusione di Unipol Assicurazioni, Premafin eMilano Assicurazioni in Fondiaria-Sai.

Il documento informativo aggiornato «ripropone e integra le informazioni già contenute nel documento informativo messo a disposizione del pubblico» a ottobre, ha precisato una nota del gruppo. Il documento informativo aggiornato è stato predisposto per l’ammissione a quotazione delle azioni (di categoria B) che saranno emesse dall’incorporante a servizio della fusione. È previsto che l’atto di fusione venga stipulato entro la fine del corrente esercizio.

Al termine dei passaggi previsti, le società che rimarranno quotate in borsa saranno la holding Ugf (Unipol gruppo finanziario, già quotata) e UnipolSai (che nascerà dalla fusione per incorporazione di Unipol Assicurazioni, Premafin e Milano Assicurazioni in Fondiaria-Sai).

Il titolo UnipolSai dovrebbe debuttare a Piazza Affari nei primi giorni del 2014. È dunque alla fine il percorso che ha portato all’uscita dal gruppo della famiglia Ligresti e all’integrazione delle società.

L’operazione è stata accolta con favore dal mercato, che ha premiato i titoli in borsa con forti rialzi quest’anno: +165% per le Unipol ordinarie, +155% per le Unipol privilegiate, +134% per le Fondiaria-Sai ordinarie, +120% per leFondiaria-Sai risparmio A, +138% per le Milano Assicurazioni e addirittura +204% per leFondiariaSai risparmio B. Ha contribuito ai rialzi il buon andamento del ramo Danni nel 2013. FonSai nei nove mesi dell’anno ha ottenuto risultati superiori alle attese degli analisti grazie alla ripresa del ramo auto ed Equita sim ha incluso UnipolSai tra le migliori promesse anche per il 2014. L’ad di Unipol, Carlo Cimbri, conta di creare dall’integrazione sinergie traFonSai e Unipol, con una riduzione dei costi di 350 milioni a valere sull’utile netto entro il 2015, che poi dovrebbero diventare annui. Gli analisti hanno anche apprezzato la volontà di Cimbri di pagare un dividendo agli azionisti Unipol per l’esercizio 2013.

 

Una partita ancora da risolvere riguarda invece gli obblighi Antitrust, che ha chiesto al gruppo di vendere 1,7 miliardi di premi per l’ok all’operazione. Secondo gli impegni presi con l’autorità guidata da Giovanni Pitruzzella, la dismissione dovrebbe avvenire entro il 2013. Le trattative sono aperte con i belgi di Ageas, interessati a crescere nel mercato italiano, dove sono già presenti con una partnership nel Danni assieme a Ubi. L’offerta, tuttavia, non riguarda l’intero portafoglio da cedere, ma solo una parte. Unipol vorrebbe rispettare le scadenze, ma Cimbri ha ripetuto più volte che l’impegno preso davanti all’Antitrust non può essere un motivo per svendere il pacchetto ai concorrenti. Altrimenti potrebbe configurarsi un’ipotesi di un danno patrimoniale. Se si troverà l’accordo sul prezzo (le valutazioni potrebbero essere comprese tra 400 e 800 milioni) si andrà avanti, altrimenti Unipol dovrà chiedere una proroga (che sarà presumibilmente breve) all’Antitrust. L’ipotesi sembra verosimile considerando che ormai mancano pochi giorni lavorativi alla scadenza. Il documento informativo aggiornato intanto ha confermato che è stato negato l’esercizio del diritto di recesso alla famiglia Ligresti. (riproduzione riservata)