Massimo Mantegazza, uno dei responsabili tecnici di spicco del gruppo Willis Italia e fino a poco tempo fa a capo del settore enti pubblici, è stato condannato a un anno e due mesi per turbativa d’asta.
La sentenza, depositata nei mesi scorsi dal tribunale di Torino, fa riferimento a una gara organizzata nel 2006 dal Cosman, il Consorzio obbligatorio istituito anni fa dalla regione Piemonte per lo smaltimento del bestiame morto a seguito del morbo della «mucca pazza ».
La commessa venne assegnata a Willis, che risultò prevalere sulla cordata Gea srl-Marsh spa-A&A srl e sulla CB Brokers associati srl.
Secondo quanto riporta Italia Oggi la sentenza, contro la quale Mantegazza ha presentato appello, sostiene che «l’istruttoria dibattimentale ha accertato in modo incontrovertibile che il bando di gara per l’aggiudicazione del servizio di brokeraggio assicurativo era stato interamente e platealmente elaborato e suggerito al direttore del Cosman dai responsabili della Willis Italia spa», tra i quali «Massimo Mantegazza». In definitiva, ha concluso il tribunale, «nella vicenda in esame venne permesso a chi aveva formulato le regole della gara di partecipare alla stessa, così violando il fondamentale principio della parità di trattamento tra i partecipanti, nel che si sostanzia all’evidenza la turbativa». Da qui la condanna.
Dal gruppo Willis, interpellato dal quotidiano del gruppo Class su tutta la questione, fanno sapere che «per mero scrupolo, successivamente al pronunciamento, il sig. Mantegazza non ricopre più le funzioni di responsabile dell’Area tecnica enti pubblici» e aggiungono che «l’azienda non può, allo stato, che confermare la massima fiducia nell’operato del proprio collaboratore che, si confida, verrà chiarito nelle successive fasi di giudizio. Il sig. Mantegazza non ricopre alcun ruolo relativo a Equitalia e Agenzia delle Entrate». Quest’ultimo passaggio viene confermato da Equitalia, che chiarisce come il manager sia stato rimosso dal suo incarico in data 2 maggio 2012.