di Anna Messia
L’alleanza non prevede scambi azionari o joint venture, ma è una partnership molto importate per Reale Mutua che si è garantita l’accesso a 3.500 sportelli bancari in Spagna. Si tratta della rete distributiva del Bbva, il Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, leader nel Paese, con cui la compagnia diretta da Luigi Lana ha firmato un accordo di esclusiva per collocare nelle filiali polizza assicurative relative al commercio. «Partiamo da lì», dice Lana a MF-Milano Finanza, «e, se lavoreremo bene, potremo ampliare la partnership anche ad altri prodotti». La possibilità di stringere una partnership con il Bbva si è aperta in conseguenza della ristrutturazione che sta vivendo da qualche anno il mercato bancario spagnolo. Reale Mutua era da anni partner assicurativo della Unnim. Si tratta di una banca iberica con cui l’assicurazione torinese aveva creato una joint venture nel ramo Danni, Unnim Protecciò, che però di recente è stata liquidata incassando tra l’altro una plusvalenza di circa 10 milioni. Nel frattempo Unnim, proprio in conseguenza del riassetto bancario spagnolo, è entrata nel gruppo Bbva, che ha deciso di continuare a lavorare con Reale Mutua ampliando la partnership a tutti gli sportelli del gruppo, anche se limitandola per ora ai soli prodotti relativi al commercio. Per la compagnia italiana la Spagna, nonostante la crisi, si è rivelata finora un buon investimento. Non solo per la plusvalenza ottenuta con Unnim (si veda altro articolo MFMilano Finanza pubblicato il 3 ottobre scorso). Reale Seguro Generales, la compagnia aperta in Spagna dalla società, continua a registrare premi in aumento e utili in salita.Poi c’è un’altra partita bancassicurativa che promette di essere fruttuosa per Reale Mutua. Da sciogliere c’è infatti anche la joint venture con la Caja de Ahorros de la Inmaculada del Aragona, banca confluita nel frattempo in un nuovo istituto denominato Caja3, assieme ad altre due casse. Anche in questo caso per la compagnia torinese ci sarà una plusvalenza rispetto al prezzo di acquisto della joint venture, ma non solo. Pure in questa seconda partita l’assicurazione italiana sta lavorando per mantenere in piedi gli accordi distributivi. E, considerando che Caja3 potrebbe presto realizzare una nuova fusione con altri due istituti, la rete distributiva potrebbe ancora una volta ampliarsi considerevolmente. (riproduzione riservata)