Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha comunicato l’intenzione di vendere il 16% ancora detenuto nel capitale di Aig uscendo così definitivamente dalla compagine azionaria con un’operazione che rappresenta una pietra miliare nella storia della compagnia assicurativa e nelle politiche economiche di Obama. L’operazione di salvataggio acquista infatti ancor più valore alla luce delle preoccupazione sul possibile fallimento degli aiuti nel salvare il colosso assicurativo nel 2008 e sulla perdita dei 182 miliardi di dollari dei contribuenti impegnati nel bailout.
Il Tesoro cederà quasi 234,17 milioni di azioni dal valore di circa 8 miliardi di dollari dopo aver progressivamente ridotto la propria partecipazione acquisita al culmine della crisi finanziaria dei mutui subprime in cambio del piano di aiuti.
Il dipartimento, che non ha fornito indicazioni sui tempi della cessione, deterrà solo warrant al termine dell’operazione di dismissione della partecipazione. L’offerta rappresenterà il sesto blocco di azioni messo sul mercato dall’inizio dello scorso anno. Nel giro di due anni le autorità federali hanno ridotto la propria presenza nel capitale di Aig dal 92% acquisito in cambio degli aiuti.
L’offerta, che sarà gestita da Bank of America Merrill Lynch, Citigroup, Deutsche Bank Securities, Goldman Sachs e JP Morgan Securities, segue l’analoga transazione avvenuta a settembre, che ha portato il Tesoro a collocare sul mercato 554 milioni di azioni Aig al prezzo unitario di 32,5 dollari e perdere lo status di socio di maggioranza della compagnia assicurativa. Il dipartimento guidato da Timothy Geithner, che aveva precisato allora di aver recuperato integralmente i 182 miliardi di dollari impegnati su Aig con il piano di salvataggio, ha guadagnato con il collocamento di settembre 15,1 miliardi che ora aumenteranno ulteriormente con la nuova dismissione.