Milano La domanda delle aziende supera l’offerta, tanto che non solo non c’è disoccupazione, ma da diversi anni si registra un trend retributivo crescente, con le figure apicali che arrivano a superare i 100mila euro lordi annui. In piena emergenza occupazionale, gli attuari costituiscono una bella eccezione. Il professionista in questione ha il compito di stimare le possibili conseguenze economiche di eventi naturali (come quelli catastrofali) o provocati dall’uomo (il classico esempio è costituito dal verificarsi di un incidente stradale) o derivanti da fattori demografici (come le probabilità di sopravvivenza). Compiti che richiedono non solo competenze statistiche, ma anche capacità di tracciare i possibili scenari evolutivi del mercato. Alla professione si accede dopo la laurea in Finanza o in Scienze Statistiche Attuariali e Finanziarie o in Scienze Statistiche e il superamento di un esame di Stato. L’attività si può svolgere sia da libero professionista, sia come dipendente presso compagnie di assicurazione e riassicurazione, nel settore previdenziale, nelle università, nelle authority di vigilanza come Ivass e Covip o nel mondo finanziario. Dell’evoluzione in corso nella professione si è discusso nei giorni scorsi, nell’ambito di un convegno organizzato a Roma dall’Ordine degli Attuari, dal titolo “1942-2012: passato, presente e futuro nella professione di attuario in Italia”, a ricordare i 70 anni della professione. In tutto il mondo gli attuari sono circa 80mila, un quarto dei quali in Europa, mentre in Italia il numero non supera quota 900. Proprio la carenza di professionisti, a fronte di una domanda crescente da parte delle aziende, ha spinto il Consiglio nazionale di categoria ad avviare una serie di iniziativa: “Con l’Ordine nazionale da un lato stiamo conducendo un’attività di comunicazione che faccia conoscere il lavoro degli attuari e dall’altro stiamo realizzando una campagna promozionale nelle scuole superiori per suscitare l’interesse dei giovani verso un percorso formativo che offre ottime opportunità di lavoro”, spiega il presidente del Consiglio nazionale, Giampaolo Crenca. (l.d.o.) Qui sopra, il presidente del Consiglio nazionale degli attuari, Giampaolo Crenca