Un’alleanza nel mondo delle riassicurazioni che prende una brutta piega: Warren Buffett, dopo aver aiutato Swiss Re in una fase molto delicata per il riassicuratore elvetico, ora chiede il conto. La sua Berkshire Hathaway, infatti, chiede risarcimenti compresi tra 500 milioni e un miliardo di dollari all’istituto elvetico cui aveva garantito un’iniezione di liquidità da tre miliardi di franchi (pari a poco meno di 2,5 miliardi di euro) nel 2009. La notizia era emersa con scarso clamore nella trimestrale presentata il mese scorso da Swiss Re, nella cui documentazione veniva citato il fatto che Berkshire stesse sollevando «varie specifice e generiche accuse», considerate dal riassicuratore «prive di merito».
Berkshire nel 2009 aveva fornito titoli convertibili a Swiss Re, dopo che questo era stato duramente colpito da svalutazioni tanto da perdere il rating di doppia A da parte di Standard & Poor’s. Il prestito nel frattempo è stato comunque rimborsato. Le accuse sono legate a quello che Swiss Re descrisse come come «coassicurazione» e accordo di «stop alle perdite» siglato tra il ramo sanitario e vita degli svizzeri in Usa e la compagnia assicurativa controllata da Berkshire (accordo firmato nel 2010). Secondo Swiss Re, Berkshire chiede di essere risarcita «sulla base della sua percezione della performance del business e delle perdite generate».