Quello appena trascorso è stato un anno d’oro per le società quotate del risparmio gestito. Banca Generali, Mediolanum e Azimut superano a pieni voti la prova dei conti potendo vantare reti di promotori finanziari che in una fase come l’attuale riescono ad approfittare della debolezza delle banche per strappare preziose quote di mercato agli istituti, oggi sono più concentrati a gestire la raccolta diretta e le necessità di rafforzare il patrimonio.
Non stupisce quindi che in testa alla classifica per performance del Ftse Mib ci sia Azimut con una crescita dell’81% che ha portato il titolo a sfiorare gli 11 euro. Mentre Mediolanum ha messo a segno un +28%, ma potrebbe presto ricevere nuovo slancio in caso di ulteriore riduzione dello spread tra Btp e Bund. Il tutto in un contesto che ha visto crescere l’intero indice Ftse Mib dell’8,25%. Oltre ai titoli del risparmio gestito il mercato ha premiato le eccellenze quotate del made in Italy. A partire da Salvatore Ferragamo, l’azione del lusso è salita di oltre il 65% negli ultimi 12 mesi. Mentre Tod’s eLuxottica hanno registrato rispettivamente un rialzo del 52 e 42,7%. La capacità di esportare e di espandere il business nei mercati emergenti ha premiato anche il titolo Diasorin, che è cresciuto del 61,4%. Tra i bancari, parte importante dell’indice di Piazza Affari, Banco Popolare e Ubi hanno segnato un buon recupero, mentre Unicredit a 12 mesi segna ancora una performance negativa dell’11,4%. (riproduzione riservata)