Anche nel 2010 si è confermato in Sardegna l’andamento in diminuzione del numero degli infortuni sul lavoro, scesi da 16.680 del 2009 a 15.967, per una riduzione del 4,3% (per la prima volta maggiore di quella nazionale, pari al -1,9%) e un calo nel quinquennio del 13,8%. Sensibile flessione, in particolare, per gli infortuni mortali, ridotti da 41 a 27 casi (-34%). Questi i principali numeri del Rapporto regionale INAIL Sardegna, presentato di recente a Cagliari.
Incidenti da circolazione stradale: flessione del 21%. Sul totale degli infortuni quelli in attualità di lavoro – cioè avvenuti nei cantieri, negli stabilimenti, in campagna, etc – sono diminuiti da 13.405 a 13.007 (-3%). Leggera flessione anche per i casi in itinere (ovvero, verificati nel tragitto casa lavoro e viceversa), scesi a quota 1.946 (- 2,3%). Calo decisamente più consistente, invece, è quello che ha riguardato gli incidenti dovuti alla circolazione stradale (occorsi a lavoratori che hanno la strada come luogo di lavoro, come addetti all’auto trasporto di merci e persone, commessi viaggiatori, etc.), che hanno registrato una contrazione del 21%, passando da 1.283 a 1.014 casi.
Migliora l’indice di incidenza. In generale, dunque, l’indice di incidenza nella regione (numero di infortuni ogni mille occupati), ha registrare una buona flessione: da 24,799 a 23,629 casi. I settori dove, invece, questo dato ha registrato valori maggiori sono l’agricoltura, dove – a fronte di una percentuale di occupati pari al 5% – si verifica il 16% del totale degli infortuni (2.427 denunce su 30mila occupati) e le costruzioni (1.662 infortuni su 56mila occupati). Come detto, gli infortuni mortali si sono notevolmente ridotti, scendendo a 27 casi. Il numero di episodi avvenuti all’interno dei luoghi di lavoro sono stati 16 (come nel 2009), mentre i casi in itinere si sono ridotti da nove a quattro. Gli infortuni mortali dovuti alla circolazione stradale (autotrasporti, viaggiatori, etc) si sono ridotti da 16 a sette.
Significativa emersione delle malattie professionali. Nel 2010 le malattie professionali sono aumentate rispetto al 2009 del 54,1%, passando da 1.815 a 2.797 del 2010. Se consideriamo il quinquennio 2006 -2010 si è passati da 879 a 2797, con un aumento del 318%. A motivare questo incremento due motivi, in particolare: da una parte, a seguito del decreto ministeriale del 9 aprile 2008, la lista delle malattie professionali tabellate è stata notevolmente ampliata, con inserimento delle malattie osteo-articolari e muscolo scheletriche, che ha ampliato notevolmente il campo delle possibilità di riconoscimento; dall’altra, la campagna di informazione capillare portata avanti dall’INAIL per l’emersione di queste patologie e consentire ai lavoratori di veder riconosciuti i propri diritti.
Firmato con la Regione un protocollo sulla sicurezza. In occasione della presentazione del Rapporto, l’INAIL Sardegna ha firmato anche un protocollo d’intesa per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro con l’Assessorato regionale alla Sanità. Con la sottoscrizione del documento le parti si impegnano a portare avanti azioni di prevenzione e tutela dei lavoratori, attraverso iniziative formative, di interventi e di finanziamenti in materia di prevenzione e di sicurezza.
Fonte: INAIL