L’ISVAP ha elaborato i dati relativi ai premi lordi contabilizzati del portafoglio diretto italiano nei rami vita e danni nei primi nove mesi del 2011. I dati riguardano le imprese di assicurazione nazionali e le Rappresentanze per l’Italia di imprese di assicurazione con sede legale in Stati non appartenenti allo Spazio Economico Europeo.
La raccolta premi realizzata complessivamente nei rami vita e danni dalle imprese nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. nei primi nove mesi del 2011 ammonta a 81.908,2 milioni di euro, con un decremento del 13% rispetto al corrispondente periodo del 2010.
In particolare, i premi vita, pari a 56.195,3 milioni di euro, subiscono una riduzione del 18,7% rispetto al corrispondente periodo del 2010 (nel quale la raccolta premi, in valore assoluto, aveva registrato il massimo storico), con un’incidenza sul portafoglio globale vita e danni che si attesta al 68,6% (73,4% nello stesso periodo del 2010), mentre il portafoglio danni, che totalizza 25.712,9 milioni di euro, cresce del 2,8%, con un’incidenza del 31,4% sul portafoglio globale (26,6% nello stesso periodo del 2010).
I dati relativi alla raccolta realizzata nei rami vita sono riportati nel prospetto n. 1. Nello specifico il ramo I (assicurazioni sulla durata della vita umana) con 42.664,8 milioni di euro, registra una riduzione del 17,8% rispetto allo stesso periodo del 2010; il ramo III (assicurazioni le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di OICR o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento), con 9.833,4 milioni di euro, si riduce del 18,2% rispetto ai primi nove mesi del 2010; la raccolta del ramo V (operazioni di capitalizzazione) ammonta a 2.490,5 milioni di euro, con un decremento del 34,7%. Tali rami incidono sul totale premi vita rispettivamente per il 75,9%, per il 17,5% e per il 4,4% (rispettivamente il 75,1%, il 17,4% e il 5,5% nello stesso periodo del 2010). Per quanto riguarda i restanti rami, i premi del ramo VI (fondi pensione: 1.104,9 milioni di euro, con un decremento del 14% rispetto ai primi tre trimestri del 2010), rappresentano il 2% della raccolta vita (1,9% nei primi nove mesi del 2010).
Riguardo ai patrimoni gestiti per i fondi pensione, pari a 9.492,2 milioni di euro, si è registrato un incremento del 10,5% rispetto alla situazione risultante al 30 settembre 2010. Al 30 settembre 2011 il patrimonio complessivo relativo ai fondi pensione gestito dalle imprese di assicurazione è così ripartito: fondi pensione aperti (3.569,2 milioni di euro), fondi pensione negoziali con garanzia (3.307,4 milioni di euro), fondi pensione negoziali senza garanzia non ricompresi nel ramo VI (2.615,6 milioni di euro).
La raccolta relativa alle assicurazioni complementari (75,6 milioni di euro) e alle assicurazioni di ramo IV (assicurazioni malattia a lungo termine non rescindibili: 26,1 milioni di euro) incide, infine, per il restante 0,2% sul totale premi vita.
La ripartizione per canale distributivo della raccolta premi mostra che gli sportelli bancari e postali intermediano il 57,9% del portafoglio vita (63,1% nel corrispondente periodo del 2010). Seguono i promotori finanziari (17,7% rispetto al 15,3% nei primi nove mesi del 2010), le agenzie con mandato (13,9% rispetto al 13% nei primi nove mesi del 2010), le agenzie in economia e gerenze (9,2% rispetto al 7,2% nel corrispondente periodo del 2010), i broker (1% rispetto allo 0,9% nei primi nove mesi del 2010) e le altre forme di vendita diretta (0,3% rispetto allo 0,5% nel corrispondente periodo del 2010)
Il portafoglio premi dei rami R.C. autoveicoli terrestri e R.C. veicoli marittimi, lacustri e fluviali ammonta complessivamente a 13.136,5 milioni di euro (+5,6% rispetto ai primi nove mesi del 2010), con un’incidenza del 51,1% sul totale rami danni (49,8% nell’analogo periodo del 2010) e del 16% sulla raccolta complessiva (13,2% nei primi nove mesi del 2010).
Tra gli altri rami danni, quelli con raccolta più elevata sono: Corpi di veicoli terrestri con un’incidenza sul totale premi danni dell’8,1% (8,6% nei primi nove mesi del 2010), Infortuni con il 7,9% (8,1% nei primi nove mesi del 2010), R.C. generale con il 7,4% (7,7% nel 2010), Altri danni ai beni con il 6,8% (come nel 2010), Malattia con il 5,6% (5,8% nel 2010), Incendio ed elementi naturali con il 5,5% (5,7% nel 2010).
L’analisi per canale distributivo continua a evidenziare la preponderanza della quota raccolta attraverso le agenzie con mandato, anche se la stessa è in leggera contrazione rispetto al corrispondente periodo del 2010. Infatti, tale canale colloca l’82,3% della globalità del portafoglio danni (83,1% nello stesso periodo del 2010) e l’88,4% del portafoglio relativo al solo ramo R.C. auto (89,7% nel corrispondente periodo del 2010). Da segnalare, inoltre, la crescita della quota intermediata dalle altre forme di vendita diretta, sia con riguardo alla globalità del portafoglio danni (5,2% rispetto al 4,3% nei primi nove mesi del 2010), sia con riferimento al solo ramo R.C. auto (7,1% rispetto al 6,1% nei primi nove mesi del 2010).