Per il terzo mese consecutivo la raccolta netta vita in Francia è negativa e, notizia ancora peggiore, il deflusso di novembre è più che doppio rispetto a quello di ottobre: la differenza tra i premi raccolti e le prestazioni versate è negativa per 3,2 mld di euro (1,4 a ottobre e 1,8 a settembre).
Gli asset si attestano a 1.370 mld di euro a fine novembre.
La FFSA, l’associazione delle imprese frances, rimane serena. Da una parte perché i premi versati restano importanti in un contesto generale di rallentamento del risparmio dei francesi, iniziato ad agosto.
I versamenti ammontano a 8,2 mld a novembre e a 115 mld da inizio anno.
La FFSA nota anche che nei primi 11 mesi dell’anno, la raccolta netta è rimasta positiva per 14,4 mld. Secondo la FFSA il motivo andrebbe ricondotto a ragioni strutturali, ovvero l’invecchiamento delle popolazione, al quale occorre abituarsi e alla crisi economica, a causa della quale le persone sono costrette a scegliere come investire i propri risparmi.
Non sarebbe quindi in calo la fiducia dei francesi verso il loro investimento preferito, né in generale verso l’assicurazione.
Anche le compagnie rimangono ottimiste, perché il bisogno dei sottoscrittori di investire in risparmio a lungo termine rimane reale e legato appunto all’allungamento della vita e alle necessità della terza età.