Riceviamo da “Coraggio di Cambiare” il nuovo appello rivolto a tutti gli agenti, che riportiamo di seguito.

 

Cari colleghi, eccoci di nuovo. Sempre al vostro fianco.

E’ trascorso quasi un mese dal nostro “Appello per la Ricostruzione del nostro Sindacato”, con il quale chiedevamo a tutti, anche ai colleghi che non ci seguono direttamente, iscritti e non allo SNA, di fare fronte comune. Di agire insieme per ricompattare la categoria. Abbiamo chiesto a noi tutti di fare un “passo indietro”. Un passo che è, per chi l’ha già fatto, ma soprattutto per chi lo vuole ancora fare, propedeutico a una convergenza intellettuale e ideologica attorno a un progetto comune: ridare linfa, vigore, e sostanza al nostro Sna. Caposaldo per la categoria, riferimento di noi tutti e interlocutore indispensabile delle forze politiche ed economiche che governano.

Leggiamo invece di candidature, programmi e squadre, in antitesi tra loro e destinate a produrre ennesime fratture e frammentazioni che lo Sna, oggi più che mai, davvero non può più permettersi.

Non vogliamo, né dobbiamo, evitare un dibattito atto a far emergere i veri problemi di questa categoria; riteniamo utile, anzi, indispensabile, un confronto finalmente aperto, dove trovino spazio idee e progetti; possibilmente – è auspicabile – nel suo naturale alveo:  il Congresso Nazionale.

Vogliamo e dobbiamo invece ascoltare la voce di tutti, soprattutto dei più giovani, se veramente abbiamo l’intenzione di dare un futuro alla nostra professione e, con lei, alle nuove generazioni.

Dimentichiamo, una volta, per tutte la becera idea che al Congresso i delegati debbano necessariamente arrivare già istruiti con l’obbligo di votare, per se e per gli altri, una lista o l’altra, magari anche seguendo passivamente, forti e creduli di un pugno di promesse dispensategli da quel “qualcuno” di turno, le indicazioni ricevute, ancor prima di aver ascoltato il dibattito. Ovvero, peggio ancora, deresponsabilizzati al punto da snaturare ogni confronto preferendo la strada che porta al solito “amico”, oppure a quello più simpatico. Ricordiamoci che anche in questo congresso, vigendo ancora l’obsoleto statuto, parteciperà circa il 2% dell’intera categoria e, pertanto al presidente che verrà eletto potrebbe essere offerta una visione politica non necessariamente rappresentativa della categoria e delle tensioni che quotidianamente investono i “veri” agenti di assicurazione. Professionisti che quotidianamente si confrontano con un mercato sempre più difficile e complesso.

Offriamo, tutti insieme, un segnale reale e di partecipazione “intelligente”.!

E’vero, può essere impegnativo e costoso, anche dal punto di vista organizzativo, combaciando il Congresso con un periodo tipicamente carico di lavoro per la stragrande maggioranza delle nostre agenzie. Ma è un atto dovuto, di responsabilità verso noi stessi e la professione. Anche agli occhi delle nostre compagnie, di chi le rappresenta e del mercato. Questo, almeno, se vogliamo veramente ridare impulso a un dialogo ormai arenatosi nella notte dei tempi.

I Colleghi più attenti, coloro che auspicano il vero cambiamento, sono disamorati dai giochi di corridoio ma, soprattutto, dalle decisioni prese in altre sedi, a nome e per conto di tutti, senza possibilità di appello.

Non si tratta di dichiarare in anticipo chi intende fare cosa e come, ma semplicemente di lasciare le porte aperte. Tutti sono potenzialmente papabili.

Non possiamo più accettare proclami e programmi di difficile realizzazione. Occorrono concretezza e tanto impegno da parte di tutti.

Non è utile a nessuno di noi fingere che la categoria, in questi anni, non si sia spaccata subendo gravi lacerazioni al suo interno. Né possiamo pensare di risolvere il problema con programmi e candidature che, già in partenza, hanno il difetto di essere ancora troppo miopi e distanti, qualunque sia l’esito elettorale.

Ci permettiamo di ribadire che non è questo il momento delle promesse demagogiche.  Illudere una platea già troppe volte delusa, andrebbe solo a incrementare lo schieramento di “maggioranza” all’interno della categoria: quello dei non iscritti.

E’ invece necessario e indispensabile che chi avrà la responsabilità onerosissima di guidare lo Sna, metta da parte ambizioni, rancori e utopie, intervenendo immediatamente e con rigore, sulle questioni che si possono affrontare e risolvere poiché dipendono solo da noi, tentando di riavviare relazioni e confronti istituzionali che oggi sono inesistenti, soprattutto con ANIA, ISVAP e Governo e che, per essere rimessi in movimento, necessitano di una credibilità e di una coesione che l’attuale frammentazione certo non agevola. Già il fatto di essere ricevuti, oggi, sarebbe un primo importante risultato e per fare questo è essenziale saper scegliere come nostri rappresentanti, colleghi competenti e avvezzi a relazionarsi e dialogare con le persone che contano.  

E’ necessario avere il coraggio di mettere sul piatto anche decisioni “impopolari” se servono al bene della categoria.

E’ necessario e prioritario riscrivere le regole di appartenenza e di funzionamento del Sindacato, per creare una nuova associazione più moderna con i tempi, senza la quale non c’è futuro. E per ottenere tutto ciò, è necessaria la collaborazione di tutti, nessuno escluso.

E’ necessario e utile rammentare, a tutti, la possibile riapertura della discussione del CCNL con le organizzazioni dei dipendenti e, per farlo, è indispensabile la più ampia convergenza sulla piattaforma in discussione, pur con le inevitabili modifiche.

E’ necessario e auspicabile che la casa del Sindacato sia vista da tutti come la propria casa e non come la “dimora” di  pochi eletti;  per farlo, è  anche qui utile che le pareti a “vetri”  di questa nostra grande casa siano costruite da tutti e restino trasparenti.

E’ necessario che gli iscritti possano sentirsi davvero tutelati dal loro Sindacato e, per farlo, è necessario che ciascuno di noi sappia mettersi al servizio di tutti, in particolare dei più deboli.

Siamo in un momento di emergenza assoluta, gli scenari che abbiamo di fronte a noi – in questo senso – sono chiarissimi.  Se vogliamo superarli, dobbiamo essere capaci di presentare un associazione di categoria credibile; per farlo, è necessario che alla costruzione delle fondamenta, lo ripetiamo, partecipino tutti.

 Il “Coraggio di Cambiare” è pronto a fare la propria parte, senza manifesti propagandistici, senza pregiudiziali su persone e senza strutture precostituite. Lo farà nella sede deputata che è l’Assemblea Congressuale, con tutti coloro che si riconoscono in queste idee,  certi che siano  anche le vostre.

Prendiamoci per mano Voi che desiderate il cambiamento e,  tutti assieme,  lentamente, incamminiamoci verso Milano. Verso il “ nostro “ Congresso, convinti, come siamo, che quando il gioco si fa duro, gli Agenti italiani incominciano a giocare!

Ti preghiamo di divulgare questa lettera a tutti i colleghi con i quali sei in contatto. 

Ti aspettiamo a Milano.  Affettuosi saluti.

_____________________________________

 

Abbiamo creato una nuova rubrica all’interno di News Oggi per dare spazio alle informazioni relative alle vicende che ruotano attorno al mondo delle associazioni degli agenti, dei sindacati e delle correnti di pensiero interne ad essi. Pubblicheremo i comunicati e le notizie che ci giungeranno dalle varie parti, riservandoci di valutarne i contenuti e l’interesse generale per la categoria