Ad ottobre la nuova produzione vita raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E. è stata pari a € 8,2 mld, in significativa ripresa rispetto all’analogo mese del 2023 (+48,7%), quando il volume di nuovi affari registrava un decremento annuo del 3,5%. Lo rileva l’ANIA nella sua statistica mensile.

Negli ultimi 10 mesi i nuovi premi vita emessi sono stati pari a € 72,8 mld, il 23,6% in più rispetto all’analogo periodo del 2023, quando si osservava invece un calo annuo del 3,7%.

Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle rappresentanze di imprese U.E., pari a € 607 mln, in aumento dell’8,2% rispetto al corrispondente mese del 2023, i nuovi affari vita complessivi nel mese di ottobre sono stati pari a € 8,8 mld (+45,0%) mentre da inizio anno hanno raggiunto € 79,8 mld, il 24,4% in più rispetto all’analogo periodo del 2023.

Analisi per ramo

Il volume di nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali è stato pari a € 5,2 mld (il 63% dell’intera nuova produzione vita), in aumento, dopo la lieve variazione negativa di settembre, rispetto all’analogo mese del 2023 (+16,2%); di tale importo, il 30% proviene da nuovi premi investiti in gestioni separate di prodotti multiramo (polizze combinazione di una componente di ramo I e di una di ramo III), in aumento del 48,2% rispetto all’analogo mese del 2023. Da gennaio i premi complessivi di ramo I sono ammontati a € 51,6 mld, il 12,5% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (quando si registrava una variazione annua pari a +14,7%).

Più che positivo invece il trend della raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V, in forte rialzo rispetto al mese di ottobre 2023, raggiungendo da gennaio un totale di € 491 mln, con un incremento annuo del 74,1%.

La restante quota della nuova produzione vita, pari al 35% del totale (19% a ottobre 2023), ha riguardato il ramo III (nella forma esclusiva unit-linked) per € 2,9 mld, importo quasi triplicato rispetto al mese di ottobre 2023; il 62% dei nuovi premi di ramo III sono investiti nella componente unit-linked di contratti multiramo, anch’essi in forte crescita (+200%). Da gennaio la raccolta del new business di ramo III è stata dunque pari a € 20,5 mld, il 63,1% in più rispetto al corrispondente periodo del 2023, quando si registrava invece una diminuzione annua del 38,9%.

Per le polizze di malattia di lunga durata (ramo IV), da inizio anno si osserva un volume di nuovi premi pari a € 63 mln, in aumento del 7,0% rispetto all’analogo periodo del 2023, mentre i nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti, con un importo pari a € 104 mln, sono risultati in aumento del 12,7%. Nei primi dieci mesi del 2024 il numero delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 2,5 milioni, in aumento dell’8,5%.

Analisi per prodotto

I nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali sono pari a € 1,1 mld, il 5,3% in più rispetto all’analogo periodo del 2023; il 9% di tale importo è afferente ai nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti (ramo VI) mentre la restante quota è rappresentata da PIP, di cui il 52% sottoscritto tramite prodotti multiramo.

Nello stesso periodo la raccolta di nuovi premi attinenti a forme di puro rischio ha raggiunto un importo pari a € 891 mln (di cui quasi i due terzi è afferente a polizze non abbinate a mutui o credito al consumo), il 19,6% in più rispetto ai primi dieci mesi del 2023.

I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i PIR (Piani Individuali di Risparmio), sono stati pari nel mese di ottobre a € 3,3 mld, più che raddoppiati rispetto all’analogo mese dell’anno precedente e pari al 40% del totale new
business del mese, di cui il 54% afferente al ramo III (superando, per il secondo mese consecutivo).

Da gennaio tali prodotti hanno raggiunto un ammontare pari a € 23,4 mld, consolidando al 21% la crescita rispetto all’analogo periodo del 2023.

Il volume di nuovi premi afferenti a contratti PIR, intermediati per la maggior parte tramite sportelli bancari e postali di un numero ristretto di compagnie, da inizio anno è stato pari a € 263 mln, con un incremento annuo più che raddoppiato.