L’agenzia di rating Moody’s ha modificato l’outlook per il settore assicurativo italiano del ramo vita, portandolo a stabile da negativo, e ha mantenuto stabile l’outlook per gli assicuratori del ramo danni (P&C).

Gli analisti di Moody’s hanno evidenziato come gli assicuratori italiani del ramo vita abbiano registrato deflussi record nel 2023, a cauda degli elevati riscatti di polizze di risparmio e dalla debolezza delle vendite di nuovi affari per la concorrenza di prodotti bancari a più alto rendimento e di obbligazioni sovrane nazionali.

Moody’s ha spiegato che la capitalizzazione complessiva degli assicuratori vita italiani rimane solida, nonostante l’esposizione relativamente elevata ad attività rischiose e al rischio di credito.

Le prospettive stabili dell’agenzia per gli assicuratori P&C riflettono l’opinione di Moody’s secondo cui i prezzi hanno ampiamente raggiunto l’inflazione dei sinistri, soprattutto nel segmento auto.

Tuttavia, gli analisti hanno notato che il recente aumento della gravità e della frequenza delle catastrofi naturali, unito alla riduzione della protezione riassicurativa, potrebbe pesare sulla redditività degli assicuratori P&C italiani nel 2024 e 2025, anche se l’effetto dovrebbe essere più lieve rispetto al 2023.

In prospettiva, gli analisti prevedono che il PIL reale italiano crescerà dello 0,9% nel 2025, in leggero aumento rispetto allo 0,7% del 2024.

“Prevediamo inoltre che l’inflazione aumenterà modestamente all’1,9% dall’1,3%, che la disoccupazione si manterrà stabile al 7,2% e che i tassi di interesse diminuiranno pur rimanendo al di sopra delle medie di lungo periodo. Tutto ciò determina un contesto economico ampiamente favorevole sia per gli assicuratori vita che per quelli danni”, hanno spiegato gli analisti.

L’agenzia ha inoltre sottolineato come i cambiamenti legislativi e normativi portino incertezza.

“La percentuale di famiglie e piccole imprese italiane senza assicurazione è tra le più alte in Europa. Una recente proposta legislativa mira a ridurre questo gap di protezione rendendo obbligatoria l’assicurazione contro le catastrofi naturali per tutte le imprese e obbligando tutti gli assicuratori a offrire una copertura contro le catastrofi. La legge aumenterà il volume dei premi degli assicuratori P&C, ma il suo impatto sulla redditività dipenderà dalla capacità degli assicuratori di fissare prezzi adeguati e di applicare criteri di sottoscrizione appropriati. Gli assicuratori dovranno anche ottenere un’adeguata protezione riassicurativa”, ha spiegato Moody’s.

Infine, gli analisti hanno notato che gli assicuratori italiani continuano a registrare solidi indici di Solvency II, anche se in genere non riflettono pienamente i rischi associati alla loro esposizione ai titoli sovrani nazionali.

“Gli assicuratori hanno ridotto la loro esposizione al debito pubblico italiano, rendendo i loro coefficienti Solvency II meno sensibili ai movimenti degli spread del credito sovrano nazionale, ma hanno aumentato la quota di alternative nella loro asset allocation. La revisione del regime patrimoniale Solvency II avrà probabilmente un effetto moderatamente positivo sui coefficienti Solvency II degli assicuratori italiani, grazie in particolare alle modifiche che riguardano l’aggiustamento per la volatilità”, ha concluso Moody’s.