IL CASO
Autore: Luca Cadamuro
ASSINEWS 369 – Dicembre 2024
La difficile coesistenza tra il decorso della tecnopatia e le condizioni generali di polizza
Come comportarsi quando il contratto non può tenere conto della naturale evoluzione di una tecnopatia e come pensare ai rischi professionali del futuro
1.Il caso
Una società, assicurata per la RCO con la stessa compagnia dal 31.12.2017, si rivolge al proprio broker rappresentando che un dipendente, assunto nel febbraio 2001, risulta, allo stato, impossibilitato a svolgere le proprie mansioni perché affetto da una patologia riconosciuta da INAIL come malattia professionale.
Il timore dell’assicurato è rappresentato da una eventuale azione di surrogazione da parte di INAIL, considerando che, nel corso degli ultimi anni, la società è stata sanzionata per non aver correttamente provveduto alla profilazione e alla rimozione dei rischi rivelatisi – ora – causalmente idonei ad aver causato (o, nella migliore delle ipotesi, concausato) la patologia di cui il dipendente è affetto.
A ciò si aggiunga che il dipendente, per il tramite del proprio patrocinatore, ha già notificato una missiva di intervento, riservandosi eventuali azioni per il recupero del danno differenziale.
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