di Francesco Sottile

È stato pubblicato nei giorni scorsi il rapporto dell’OCSE “Health at a Glance: Europe 2024” avente l’obiettivo di mostrare una fotografia del Sistema Sanitario Nazionale in Europa. I numeri che emergono – come prevedibile – raccontano di un’Italia sempre più in crisi, con un modello che presenta diverse lacune strutturali. Ma andiamo per gradi.

  • Longevità. Il report evidenzia come la quota di persone di età superiore ai 65 anni nel 2023 sia particolarmente elevata in Italia e Portogallo, con quasi il 25% della popolazione in quella fascia di età, (al contrario Irlanda e Lussemburgo posseggono la percentuale più bassa pari al 15%). Tale quota è destinata ad aumentare fino al 33% entro il 2050, aspetto che comporterà una crescita continua della domanda di salute. Sul punto il report evidenzia come tuttavia quest’ultima “possa essere contenuta da azioni individuali e politiche per promuovere un invecchiamento sano, e i miglioramenti della produttività della forza lavoro sanitaria possono anche mitigare l’impatto sulla domanda di professionisti sanitari”;
  • Sempre meno medici. Se è vero che in tutta Europa si stima una carenza di circa 1,2 milioni di operatori sanitari e che – allo stato attuale – il numero di medici italiani è in linea con la media europea (4,2 dottori ogni 1.000 abitanti), non vi è dubbio che i nostri medici siano i più vecchi d’Europa: infatti, il 54% di essi ha più di 55 anni, e il 27% ha più di 65 anni;
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