Alcuni segmenti della popolazione sono esposti in modo sproporzionato al rischio finanziario. Un nuovo rapporto dell’Associazione di Ginevra, Inclusive Insurance in Advanced Economies: Alleviare le tensioni sulla società, esamina i cosiddetti “gap di inclusione” nei Paesi sviluppati.

Un’indagine globale condotta per il rapporto ha intervistato 28.000 famiglie in Francia, Germania, Italia, Giappone, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti, appartenenti a sei gruppi demografici: lavoratori a basso reddito, Gen Z, migranti, anziani, lavoratori autonomi e malati cronici.

In seguito alla crisi finanziaria globale, alla pandemia COVID-19 pandemia e i recenti shock inflazionistici, le economie avanzate stanno affrontando sfide come l’aumento della disuguaglianza sociale e l’erosione delle reti di sicurezza sociale.

In risposta, gli attori chiave del settore come i responsabili politici e le autorità di regolamentazione, stanno esplorando l’assicurazione inclusiva come un modo per estendere la protezione alle popolazioni non servite. L’assicurazione inclusiva è una componente
componente fondamentale dell’inclusione finanziaria, che garantisce l’accesso ai servizi finanziari essenziali a prescindere dallo status socioeconomico o socioeconomico o sociodemografico. L’assicurazione può alleviare la disuguaglianza sociale disuguaglianza sociale, impedendo a individui e famiglie di cadere (di nuovo) nella povertà. Gli approcci personalizzati possono anche integrazione socio-economica, ad esempio fornendo una copertura copertura per gli immigrati e colmando le crescenti lacune lasciate dai sistemi di tradizionali sistemi di assicurazione sociale.

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