Nei primi nove mesi del 2024 il saldo vita del lavoro diretto delle imprese italiane ed extra-UE è ancora negativo a € -6,9 mld, in miglioramento tuttavia di quasi € 2 mld rispetto al I semestre 2024 e ancor più rispetto all’analogo periodo del 2023 quando superava i € -15 mld.
E’ quanto emerge dalla rilevazione ANIA a tutto il III trimestre. A tale risultato hannp condotto l’aumento del volume premi (+19,8% rispetto ai primi nove mesi del 2023), dovuto principalmente alle polizze sia di ramo I sia di ramo III, e l’aumento più contenuto dell’ammontare totale delle uscite (+5,7%), determinato dai maggiori importi riscattati afferenti a polizze di ramo III e di ramo VI.
A segnare un’inversione di tendenza è il flusso netto realizzato nel III trimestre 2024, di segno positivo e pari a € 1,6 mld, in netto miglioramento rispetto ai primi due trimestri del 2024 e a tutti i trimestri del 2023, caratterizzati da importi negativi elevati.
Le entrate
Alla fine del III trimestre il volume dei premi contabilizzati è pari a € 80,7 mld, in aumento del 19,8% rispetto all’analogo periodo del 2023, quando registrava invece una contrazione annua del 3,7%. L’84% dei premi è generato dall’emissione di nuovi contratti o dall’introito di premi unici aggiuntivi relativi a polizze già in essere, in aumento del 21,1% rispetto ai primi nove mesi del 2023. L’ammontare dei premi contabilizzati risulta costituito per l’84% da premi unici (in aumento del 24,0% rispetto a tutto il III trimestre 2023) e per il restante 16% da premi periodici, di cui il 3% sono premi di prima annualità (+23,6%) e il 13% premi di annualità successive (-2,6%).
Le uscite: in crescita i riscatti
A tutto il III trimestre 2024 l’ammontare complessivo delle uscite è pari a € 87,5 mld, con un incremento del 5,7% rispetto all’analogo periodo del 2023. La quota prevalente delle uscite è derivata dai riscatti e dagli altri rimborsi, pari al 78% dei pagamenti complessivi (era 75% nell’analogo periodo del 2023), con un ammontare pari a € 68,1 mld, il più alto mai rilevato nei primi nove mesi dell’anno, in crescita del 9,1%. I sinistri per decesso e altri eventi attinenti alla vita umana coperti dalle polizze vita hanno registrato nello stesso periodo importi ancora significativamente alti (€ 11,8 mld) rispetto al periodo pre-pandemia, pari al 13% delle uscite totali e in aumento dell’8,5% rispetto a tutto il III trimestre 2024.
Le scadenze e le rendite maturate, comprensive della variazione delle riserve per somme da pagare, hanno registrato invece una contrazione del 19,4%, con un’incidenza sulle uscite totali che si attesta al 9% (€ 7,6 mld).
Considerando il rapporto riscatti a riserve, ANIA ha evidenziato nel periodo analizzato un generale progressivo rialzo, passando da un valore medio di 0,52% nel 2021 a 0,89% nel 2023. Tale tendenza è proseguita anche nel I trimestre 2024, mentre nei successivi sei mesi il rapporto riscatti a riserve ha mostrato valori sempre più contenuti, attestandosi nel mese di settembre a 0,65%.
Le riserve tecniche
Le riserve tecniche vita, comprensive anche della riserva per somme da pagare, alla fine di settembre 2024 sono state pari a € 851,3 mld, in aumento del 6,6% rispetto alla fine del 2023. L’incidenza dei premi contabilizzati sulle riserve è risultata pari al 9,5%. In particolare, quasi i due terzi delle riserve complessive deriva da impegni assunti nel ramo I mentre circa il 30% è afferente a polizze di ramo III.
Il 55% dell’intero ammontare è detenuto dalle prime cinque compagnie e si arriva al 74% considerando le successive cinque. Un’analisi più approfondita dei dati evidenzia che il 40% delle imprese, rappresentative del 42% del mercato in termini di premi contabilizzati 2023, ha registrato nei primi nove mesi del 2024 un flusso netto positivo e che la metà delle imprese (per una quota premi pari al 62%) ha ottenuto un risultato migliore della media dell’indice (-0,82%) calcolato rapportando il flusso netto totale alla giacenza media delle riserve complessive.
Analisi per ramo
Il ramo I ha registrato un flusso netto negativo per € 0,8 mld, in netto miglioramento rispetto ai € -11,0 mld contabilizzati nell’analogo periodo dell’anno precedente. Tale valore è il risultato di una raccolta premi in aumento del 12,2% rispetto alla fine del III trimestre 2023, pari a € 54,7 mld (di cui l’86% a premio unico) e di un ammontare del totale oneri in calo del 7,0%, pari a € 55,6 mld, di cui il 74% costituito da riscatti e altri rimborsi.
Relativamente al ramo III, nei primi nove mesi del 2024 la raccolta netta è stata negativa e pari a € -6,4 mld (€ -4,2 mld nel corrispondente periodo del 2023); tale risultato è determinato dall’aumento, dopo due anni consecutivi di variazioni negative, della raccolta premi (+46,8% rispetto a tutto il III trimestre 2023), per un importo pari a € 22,0 mld (di cui l’83% a premio unico), e da un incremento del totale degli oneri (+47,9% rispetto a tutto il III trimestre 2023), per un ammontare pari a € 28,4 mld, di cui l’85% costituito da riscatti e altri rimborsi (importo sensibilmente più elevato rispetto all’analogo periodo degli anni precedenti). L’aumento dei riscatti – spiega ANIA – è in parte dovuto a un’operazione straordinaria da parte di una compagnia italiana che nell’ultimo mese del 2023 ha incorporato una compagnia europea operante in Italia in LPS, facendo così affluire volumi di riserve matematiche nel perimetro di rilevazione di questa statistica (che ricordiamo essere alimentata dai dati delle sole imprese italiane ed extra-UE) e che nei primi mesi del 2024 ha registrato significativi importi riscattati.
Il ramo V, con un volume premi di € 1,0 mld (+47,8% rispetto a tutto il III trimestre 2023) e un ammontare totale delle uscite pari a € 2,2 mld (-19,3%), ha registrato
una raccolta netta negativa per € 1,2 mld, in miglioramento rispetto ai € -2,0 mld registrati nell’analogo periodo del 2023.