A settembre la nuova produzione vita (polizze individuali) è cresciuta a € 6,2 mld, segnando un +19,1% rispetto all’analogo mese del 2023, quando il volume di nuovi affari registrava un incremento annuo del 7,4%.

Nei 9 mesi dell’anno – si legge su ANIA Trends – i nuovi premi vita emessi sono stati pari a € 64,4 mld, il 20,7% in più rispetto all’analogo periodo del 2023, quando si osservava invece un calo annuo del 3,7%.

Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle rappresentanze di imprese U.E., pari a € 488 mln, in aumento del 29,8% rispetto al corrispondente mese del 2023, i nuovi affari vita complessivi nel mese di settembre sono stati pari a € 6,7 mld (+19,8%) mentre da inizio anno hanno raggiunto € 70,9 mld, il 22,0% in più rispetto all’analogo periodo del 2023.

In calo a settembre i premi del ramo I, forte crescita per il ramo III e V

Il volume di nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali è stato pari a € 4,1 mld (quasi i due terzi dell’intera nuova produzione vita), in calo, per la prima volta da inizio anno, rispetto all’analogo mese del 2023 (-4,7%); di tale importo, il 27% proviene da nuovi premi investiti in gestioni separate di prodotti multiramo (polizze combinazione di una componente di ramo I e di una di ramo III), volume in aumento (+15,8%) rispetto all’analogo mese del 2023.

Da gennaio i premi complessivi di ramo I sono ammontati a € 46,3 mld, l’11,7% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (quando si registrava una variazione annua pari a +15,6%).

Positivo invece il trend della raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V, in forte rialzo rispetto al mese di settembre 2023, raggiungendo da gennaio un totale di € 356 mln, con un incremento annuo del 29,4%.

La restante quota della nuova produzione vita, pari al 33% del totale (18% a settembre 2023), ha riguardato il ramo III (nella forma esclusiva unit-linked) per € 2,1 mld, importo più che raddoppiato rispetto al mese di settembre 2023; il 60% dei nuovi premi di ramo III sono investiti nella componente unit-linked di contratti multiramo, anch’essi in forte crescita (+153,2%). Da gennaio la raccolta del new business di ramo III è stata dunque pari a € 17,6 mld, il 52,8% in più rispetto al corrispondente periodo del 2023, quando si registrava invece una diminuzione annua del 39,6%.

Per le polizze di malattia di lunga durata (ramo IV), nei primi nove mesi del 2024 si osserva un volume di nuovi premi pari a € 55 mln, in aumento del 7,5% rispetto all’analogo periodo del 2023 mentre i nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti, con un importo pari a € 89 mln, sono risultati in aumento del 13,8%. Da inizio anno il numero delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 2,2 milioni, in aumento del 6,5%.

Analisi per tipologia di prodotto

Da inizio anno i nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali salgono a € 962 mln, il 4,6% in più rispetto all’analogo periodo del 2023; il 9% di tale importo è afferente ai nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti (ramo VI) mentre la restante quota è rappresentata da PIP, di cui il 53% sottoscritto tramite prodotti multiramo.

La raccolta di nuovi premi attinenti a forme di puro rischio ha raggiunto un importo pari a € 796 mln (di cui quasi i due terzi è afferente a polizze non abbinate a mutui o credito al consumo), il 18,2% in più rispetto ai primi nove mesi del 2023. I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i PIR (Piani Individuali di Risparmio), sono stati pari nel mese di settembre a € 2,3 mld, ancora in aumento rispetto all’analogo mese dell’anno precedente (+61,9%), di cui il 52% afferente al ramo III (superando, per la prima volta dal 2017, la quota di ramo I) e pari al 38% del totale new business del mese. Da gennaio tali prodotti hanno raggiunto un ammontare pari a € 20,1 mld, registrando una crescita del 13,4% rispetto all’analogo periodo del 2023.

Il volume di nuovi premi afferenti a contratti PIR, intermediati per la maggior parte tramite sportelli bancari e postali di un numero ristretto di compagnie, da inizio anno è stato pari a € 224 mln, con un incremento annuo più che raddoppiato.

Le polizze a premio unico hanno continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 96% del totale in termini di premi e al 61% in termini di numero di polizze; sempre nello stesso periodo, l’importo medio dei premi unici è stato di circa € 45.750, mentre quello dei premi annui e ricorrenti è stato rispettivamente pari
a circa € 600 e € 4.800.