Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
I numeri sono necessariamente provvisori. A inizio 2024 bisognerà rifare i calcoli prendendo a riferimento i risultati del 2023 e nel frattempo anche la Legge di Bilancio, ora all’esame delle Camere, potrebbe subire qualche ritocco modificando le percentuali sui prelievi. Ma sulla base del testo attuale si può comunque iniziare a fare le prime valutazioni su quale sarà l’impatto sulle singole compagnie del nuovo «Fondo di garanzia assicurativo sui rami Vita» previsto dall’ultima manovra. Impatto che dalle prime analisi appare significativo. Per Intesa Sanpaolo Vita, prima compagnia del mercato, lo sforzo complessivo potrebbe infatti superare gli 800 milioni, seguita da Poste Vita con 660 milioni e da Generali Italia con 300 milioni. Mentre Unipol potrebbe essere chiamata a versare 160 milioni e Allianz Italia 120 milioni.
È partito con un attacco hacker il sito di Cronos Assicurazioni, la compagnia partecipate dalle prime cinque assicurazioni italiane (Intesa Sanpaolo Vita, Poste Vita, Generali, Unipol e Allianz) nata per rilevare le polizze di Eurovita, e mettere in sicurezza i clienti. Il sito, nel primo giorno utile post festivo per chiedere l’eventuale riscatto delle polizze congelate nei mesi scorsi da Ivass, è stato inaccessibile per circa due ore durante la mattinata, registrando un numero di accessi ben superiori ai 400 mila clienti assicurati dalla compagnia. L’attacco è stato risolto velocemente, con il riavvio dell’operatività in tarda mattinata e il ricevimento complessivo di meno di 1.000 domande di riscatti.
«Continuare ad applicare il metodo di lavoro che ci è consueto, basato sul confronto delle idee, sul rigore delle analisi, sull’imparzialità e sulla trasparenza delle decisioni, contribuirà all’orgoglio di appartenere al nostro istituto e all’efficacia della nostra azione». Lo ha scritto in una mail inviata a tutti i dipendenti il neo governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta. «Ma continuità non vuol dire conservazione. Dovremo aprirci pienamente al cambiamento e all’innovazione – ha aggiunto – come è avvenuto in passato nei momenti importanti della storia della Banca d’Italia».
Zurich ha avviato una collaborazione strategica con Kotak Mahindra Banking, la terza banca privata più grande dell’India per capitalizzazione di mercato. Nello specifico, la compagnia assicurativa svizzera guidata dall’italiano Mario Greco acquisirà una quota di maggioranza del 51% in Kotak Mahindra General Insurance per un corrispettivo di 488 milioni di dollari attraverso una combinazione di nuovo capitale e acquisto di azioni. Nel corso del tempo Zurich acquisirà un’ulteriore partecipazione fino al 19%.
Stabile la domanda di credito presentata dalle imprese italiane. Nel suo consueto barometro Crif ha rilevato uno scostamento minimo del +0,1% rispetto al corrispondente periodo del 2022. Non si riscontrano variazioni neanche per l’importo medio (-0,5%) con un ammontare di 125.404 euro. Guardando alla tipologia di imprese, anche in questo caso pochi contraccolpi: le società di capitali registrano una minima flessione (-0,2%) mentre le imprese individuali hanno un aumento dello 0,6%. Dopo due trimestri di importo medio richiesto in decisa crescita si registra il primo stop per le imprese individuali con un -4,7% (35.334 euro).
A ottobre le immatricolazioni di auto nuove sono aumentate del 20,03% a quota 139.052 unità, dalle 115.852 dello stesso mese del 2022. Le autovetture a benzina vedono il mercato in aumento del 20,9%, con una quota di mercato del 27,9%, mentre le diesel calano del 3,3% (14,8% del mercato). Torna però il segno più sulle immatricolazioni di auto elettriche in Italia. Nel corso del mese di ottobre sono state registrate nella Penisola 5.724 nuove vetture full electric (+56% rispetto a ottobre 2022), con una market share che sale al 4,1%, dal 3,6% segnato a settembre.
La versione attuale del nuovo Codice per i contratti pubblici è al centro di un dibattito acceso, che ha ad oggetto principalmente l’appalto integrato e la sicurezza delle procedure, a garanzia della legalità del processo e della prevenzione delle frodi. A questo riguardo c’è un profilo di novità del Codice che andrebbe valorizzato. Mi riferisco all’ampliamento degli strumenti a disposizione delle stazioni appaltanti. Il Codice infatti (articolo 30), inserisce tra le piattaforme digitali utilizzabili dalla pubblica amministrazione anche le tecnologie a registro distribuito (Dlt), tra cui le blockchain. Si tratta di tecnologie oggi disponibili sul mercato che offrono garanzie di certificazione e immutabilità dei dati inseriti. Ve ne sono di private e di pubbliche (nell’accezione anglosassone di public: non controllate da nessuno).
Prosciolto grazie alla riforma Cartabia l’automobilista che pure ha travolto il centauro violando il diritto di precedenza. E ciò perché con la riforma del processo penale il reato di lesioni personali stradali gravi o gravissime è divenuto perseguibile solo a querela, mentre agli atti manca la richiesta di punizione da parte della persona offesa. Il ricorso di legittimità dell’imputato non è inammissibile e dunque il rapporto processuale risulta instaurato: la nuova disciplina si applica anche ai giudizi in corso grazie alla norma transitoria ex art. 85 del dl 150/22. Così la Cassazione nella sentenza 43966/23, pubblicata il 2 novembre dalla quarta sezione penale.
Diciotto miliardi di euro, pari allo 0,9% del Pil nazionale. E’ il costo sociale degli incidenti stradali e in questi giorni di sessione di bilancio, con la Manovra 2024 alle porte e le ristrettezze che essa promette, è una cifra che fa riflettere perché basterebbe a coprire gran parte degli interventi messi in atto. Aci e Istat nel 2022 hanno contato 3.159 morti (+9,9% rispetto al 2021), 223.475 feriti (+9,2%), in 165.889 incidenti stradali (+9,2 per cento). In media 454 incidenti con 8,7 morti al giorno e 612 feriti. A causare gli incidenti sono fattori di rischio come la guida distratta o indecisa (17%), il mancato rispetto della segnaletica e delle precedenze (16%), l’insufficiente distanza di sicurezza (11%), la velocità eccessiva (12%). La stragrande maggioranza degli incidenti, infatti, avviene in condizioni di sereno (80%) e in rettilineo (46%), segno che è la distrazione a farla da padrone.
Entreranno in vigore a partire dal 15 novembre 2023 le nuove regole contenute nella Riforma Cartabia sulla mediazione civile e commerciale. Potranno operare in tale ambito anche enti privati (e pubblici) costituiti da almeno 5 anni, con un capitale minimo di 10.000 euro, con obbligo di indicazione delle fonti d finanziamento e con una copertura assicurativa fino a un mln di euro. Le spese per la mediazione vanno da 80 a 160 euro in caso di lite di valore pari a mille euro, via via crescenti, fino a toccare l’importo massimo oscillante tra 6.500 a 10.000 euro in caso di lite di importo compreso tra 2,5 a 5 mln di euro. È quanto prevede il decreto n. 150 del 24 ottobre 2023 del ministro della giustizia, di concerto con il ministro delle imprese e del made in Italy (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 255 del 31 ottobre 2023), il cui obiettivo è rafforzare il sistema degli organismi di mediazione gestito attraverso l’apposito registro e di renderne effettivo il funzionamento.
Dal Veneto sino alla Toscana, da ieri sera la tempesta Ciaran che ha già martoriato l’Europa con sette vittime sta spazzando l’Italia. Il bilancio ha cominciato a farsi pesantissimo dopo le 19. C’è un morto, un 85enne trovato annegato al pianterreno della sua casa a Montemurlo, vicino a Prato. In Veneto si contano due dispersi. Quel che sta accadendo era in qualche modo atteso. Con due regioni, Veneto e Friuli-Venezia Giulia in allerta rossa e altre nove in arancione, le scuole da stamane chiuderanno un po’ ovunque in molte province da Nord a Sud: Trieste, Belluno, Verona, Treviso, Massa Carrara, Napoli, Caserta, Benevento. Ciaran intanto marcia spedito verso il Lazio e la Campania. Per gli esperti è «tra i cicloni extratropicali più intensi di sempre» e dopo essersi formato nell’Atlantico quattro o cinque giorni fa, dalla Gran Bretagna, travolta mercoledì, sta scendendo rapidamente, estendendosi con piogge torrenziali e venti sino a 200 chilometri orari. Spaventa anche in altre regioni italiane l’ingrossamento di fiumi e laghi. Di nuovo preoccupazione a Milano, flagellata lunedì dal nubifragio che ha provocato danni per 11 milioni di euro. Le abbondanti piogge di ieri stanno facendo rumoreggiare il Seveso e il Lambro che nel pomeriggio hanno raggiunto i livelli di attenzione.
Salgono i redimenti dei fondi pensione. E crescono anche del 3% gli iscritti, del 6% i contributi e le risorse destinate alle forme di previdenza complementare, che lo scorso settembre hanno toccato quota 215 miliardi con un aumento di 10 miliardi rispetto al mese di dicembre del 2022. A evidenziare la ripartenza delle pensioni integrative dopo la frenata dello scorso anno, favorita dalle fibrillazioni dei mercati finanziari e dagli strascichi dell’emergenza Covid, è l’ultimo monitoraggio trimestrale della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip), dal quale emerge lo stato di salute della previdenza complementare nei primi nove mesi del 2023
A inizio dell’anno prossimo, i trattamenti pensionistici in pagamento saranno rivalutati da un minimo dell’1,232% al 5,6%, quale adeguamento all’inflazione 2023. In attesa del valore ufficiale, la relazione tecnica del disegno di legge di Bilancio 2024 indica nel 5,6% il tasso di inflazione stimato di riferimento. Non tutte le pensioni, però, beneficeranno di un aumento pari a quello del costo della vita, perché le regole della perequazione prevedono un meccanismo decrescente rispetto al valore dell’importo del trattamento complessivo. Il Ddl di Bilancio, inoltre, interviene sulle regole attualmente vigenti, andando a penalizzare i trattamenti di importo superiore a 10 volte l’assegno minimo Inps, che riceveranno un ritocco pari al 22% del tasso di riferimento, invece dell’attuale 32 per cento.
Le esigenze di gettito della manovra attualmente approdata in Parlamento sono chiare come è altrettanto chiara l’intenzione di recuperarlo laddove è possibile. Una strada che da sempre è stata percorsa – con enorme difficoltà degli operatori che poi le deduzioni devono applicarle correttamente – è quella di rinviare le deduzioni sulle svalutazioni e perdite su crediti, sia Ires che Irap, dal 2016 in avanti.
Bloccata la prima trattativa a tre per rilevare il 100% di Kairos, con il potenziale acquirente Zurich da un lato e i venditori Julius Baer e i manager azionisti dall’altro, la compagnia elvetica avrebbe riaperto il dossier Kairos dopo alcuni contatti con Julius Baer. Questa volta, però, Zurich ha scelto un unico interlocutore: il colosso del private banking e tagliato fuori i soci italiani. Il colosso assicurativo ha infatti presentato una offerta a Julius Baer, sempre per il 100% di Kairos, nel presupposto che sia Julius Baer stessa a liquidare i soci “privati”.
I dati recentemente pubblicati dall’Istat sulla natalità italiana risultano particolarmente preoccupanti perché vedono vincolato il nostro Paese su livelli molto bassi senza alcun segnale di ripresa. Mostrano come la combinazione tra le difficoltà oggettive del presente e l’incertezza verso il futuro continui a bloccare la scelta di avere figli, con scarsa capacità delle politiche pubbliche di intervenire in modo efficace. L’Assegno unico e universale è uno strumento che va nella direzione giusta, ma la parte universale rimane molto debole e al di sotto delle migliori esperienze europee. Lo stesso vale per i congedi di paternità. Il potenziamento su tutto il territorio dei nidi, attraverso il PNRR, si confronta con difficoltà di implementazione proprio nelle aree che più ne hanno bisogno. Non c’è alcun Paese con basso divario di genere nei tassi di occupazione e basso divario tra numero di figli desiderato e realizzato che non abbia investito in solide politiche di conciliazione. Non è un caso che l’Italia si trovi con la peggiore combinazione in Europa di tali due indicatori.