I premi contabilizzati del ramo cauzione nel primo semestre del 2023 sono stati pari a 396,0 milioni, in aumento del 12,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Si tratta – riporta ANIA in una statistica – del valore più alto registrato in un semestre, probabilmente ascrivibile all’avvio dei lavori finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e agli accordi intervenuti nella Convenzione di Riassicurazione Sace per il sostegno alle imprese.
I premi di nuova produzione sottoscritti nel corso dei primi sei mesi dell’anno hanno rappresentato il 55,9% del totale (54,8% nel 2022) e sono stati pari a 221,6 milioni, con un incremento del 14,8% rispetto all’anno precedente.
Le prime 5 imprese raccolgono il 42% dei premi totali
In lieve calo la quota di mercato delle imprese “grandi” (dal 1° al 5° posto), che hanno raccolto il 42,0% dei premi totali, a favore delle imprese “medio-grandi” (dal 6° al 10° posto) e “medio-piccole” (dall’11° al 15° posto) che hanno raccolto, rispettivamente, il 27,6% e il 17,0%. Nel primo semestre del 2023, delle 37 imprese che operano nel ramo, le prime cinque del mercato hanno contabilizzato il 42,0% dei premi totali (166 milioni), in lieve diminuzione rispetto a quanto registrato nel 2022 (42,9%).
In aumento (da 26,2% a 27,6%) invece il market share delle imprese medio-grandi (dal 6° al 10° posto) che hanno raccolto premi per oltre 109 milioni, e delle imprese medio-piccole (dall’11° al 15° posto) che hanno raccolto il 17,0% del totale del ramo (i premi contabilizzati ammontano a oltre 67 milioni). In calo invece la quota dei premi delle restanti imprese, che complessivamente hanno sottoscritto premi per 53 milioni (il 13,4% del totale; 14,3% nel giugno 2022). Il 70% delle imprese (rappresentative dell’89% dei premi contabilizzati raccolti) ha registrato un incremento dei premi contabilizzati (in media +16,3%) mentre la restante parte mostra una variazione negativa del volume di affari (mediamente del -11,2%).
Le garanzie assicurate
Anche nel primo semestre del 2023 la maggior parte dei premi contabilizzati (il 71,8%) del ramo cauzione è concentrato in due tipologie di rischio principali: gli “appalti” (in prevalenza cauzioni a garanzia dei contratti per appalti pubblici) e garanzie “assimilate agli appalti” (principalmente polizze per concessioni edilizie) che insieme hanno raccolto 284,3 milioni (245,7 nel 2022).
Entrambe le tipologie di garanzie mostrano un incremento dei premi rispetto all’anno precedente e, in particolare, quelle collegate agli “appalti”, che aumentano del 17,4%. A tale incremento hanno contribuito i premi per le polizze definitive a garanzia dei contratti per pubblici appalti (+14,1%), che rappresentano il 72% dei premi di questo settore, e quelli delle altre generiche garanzie non collegate ad appalti pubblici od esteri (+30,9%). In aumento anche i premi raccolti per garanzie sottoscritte in modo provvisorio per partecipazioni a gare d’appalto (+7,5%) e quelli sottoscritti a garanzia di contratti per appalti esteri (+195,9%), che tuttavia rappresentano meno dell’1% del totale. Anche i premi di nuova produzione hanno seguito lo stesso andamento, seppur con valori più marcati, e risultano in aumento del 23,2%.
Crescono del 10,3% rispetto all’anno precedente i premi delle garanzie “assimilate agli appalti”. All’incremento hanno contribuito tutte le garanzie sottoscritte in tale ambito: le polizze per concessioni edilizie (+5,7%), che rappresentano il 48% dei premi del settore, quelle fideiussorie ex lege 210/04 (+7,4%) e quelle relative alle restanti garanzie assimilate agli appalti (+32,8%). Anche la nuova produzione è risultata in aumento (+13,0%). L’incidenza dei premi di nuova produzione sui premi contabilizzati è passata dal 51,9% al 54,4% per gli “appalti”, e dal 50,0% al 51,2% per le garanzie “assimilate agli appalti”.
Rispetto al primo semestre del 2022 sono lievemente diminuiti (-0,3 milioni) i premi
contabilizzati riguardanti le tipologie di rischio inerenti alla “gestione rifiuti”: il volume di
affari nei primi sei mesi del 2023 è stato pari a 25,9 milioni (il 6,5% dei premi totali
contabilizzati) con un decremento dell’1,2%. Il 30% di questi premi (7,7 milioni di euro, in
aumento dell’8,3% rispetto al primo semestre del 2022) sono stati contabilizzati per
garanzie inerenti alle spedizioni transfrontaliere di rifiuti che coprono le eventuali spese
sostenute per il trasporto, lo smaltimento o il recupero dei rifiuti, nonché i costi per la
bonifica dei siti inquinati connesse alle già menzionate operazioni oltre i confini nazionali.
I premi di nuova produzione (16,5 milioni), che costituiscono il 63,7% dei premi contabilizzati per questi rischi, sono risultati in aumento dello 0,9% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
In crescita del 2,2% il volume dei premi raccolti per le tipologie di rischio classificate come
“doganali” (cauzioni per il pagamento periodico differito dei dazi doganali, per temporanee importazioni, per altre operazioni doganali), che ammonta a 15,4 milioni.
Sono invece risultati in calo i premi di nuova produzione, che segnano un -14,8% rispetto
al primo semestre del 2022.
In aumento del 18,9% rispetto all’anno precedente i premi per i rischi inerenti a “contributi” (a garanzia dell’esatta destinazione dei fondi erogati da Organismi Europei,
Amministrazioni Statali, Regionali o di altri Enti Locali per la realizzazione di progetti specifici) che si attestano a 14,1 milioni, contabilizzando il 3,6% di tutti i premi del ramo
(erano il 3,4% nel 2022). Presenta lo stesso andamento, seppur più marcato, la nuova
produzione dei premi che nei primi sei mesi del 2023 segna +30,8%.
Il volume dei premi per le coperture relative a “garanzie di pagamento” nel primo semestre del 2023 è risultato pari a 10,7 milioni, con un incremento del 10,3% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente; la nuova produzione, sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente, risulta pari a 6,0 milioni.
Le garanzie per “rimborso di imposte” (prestate a favore dell’Amministrazione Finanziaria
per l’eventuale restituzione delle somme risultate indebitamente erogate a seguito di avviso di rettifica da parte delle Autorità competenti relative alle dichiarazioni fiscali) hanno raccolto il 2,7% dei premi contabilizzati nell’anno (era 3,1% nel giugno 2022), per un volume di 10,6 milioni, in diminuzione del 2,9% rispetto all’anno precedente. A tale calo
hanno contribuito tutte le polizze sottoscritte in tale ambito; in particolare, i premi legati a
garanzie per rimborsi IVA e altre imposte sono diminuiti dello 0,6%. La quasi totalità dei
premi di queste garanzie è costituita da nuova produzione e mostra quindi lo stesso
andamento descritto per i premi complessivi (-0,1%).
Sono diminuiti (-7,3%) i premi contabilizzati per le garanzie “Agea – regolamenti CEE” (8,7
milioni, pari al 2,2% del totale dei premi del ramo); la nuova produzione ha seguito lo stesso andamento e risulta pari a 6,1milioni, in calo del 7,9%.
I premi contabilizzati relativi alle tipologie di rischio non rientranti in quelle già menzionate
(Ingresso stranieri, Generiche dirette, Giudiziali, Rapporti di collaborazione non subordinati,
Rapporti di collaborazione subordinati, Esattoriali società Coop, Esattoriali S.p.A., Esattorie
per istituti di credito) risultano invece in aumento (+12,3%), attestandosi a 26,2 milioni (il
6,6% dei premi del ramo), di cui il 53,9% dovuti alla nuova produzione dell’anno, in aumento (+11,1%) rispetto al 2022.