Sono al nostro servizio da millenni, ma i vetri speciali hanno un delicato processo produttivo. E talvolta gli incendi…

Dall’Inviato Speciale Ugo Ottavian

VETRI SPECIALI

Così chiamiamo le suppellettili che da millenni oramai teniamo nelle nostre case. Bottiglie, bicchieri stoviglieria in genere anche di grande pregio, cose care da tramandare magari ai posteri. Ed ecco che si rasenta l’arte. Infatti sono sicuramente degli specialisti se non addirittura artisti i produttori di queste merci. Ovvio che le loro dimensioni diventano industriali quando ad esempio si producono milioni di bottiglie ed artigianali, quando non di nicchia si può invece trattare se si va verso le lavorazioni artistiche. Tre costanti sono comunque sempre presenti quando ci si addentra in questo settore della produzione:

  • La necessità di grandi competenze nella dirigenza e nelle maestranze;
  • Reparti produttivi specializzati ove la presenza dei forni fusori implica sicurezze di alto livello;
  • Adeguate aree aziendali per i cicli di lavorazione.

L’INDUSTRIA DEL VETRO

Se si parla di industria spesso in questo settore ci si riferisce alla produzione di bottiglie, o a quella di barattoli in vetro per i conservati alimentari. I numeri delle produzioni di pezzi in questi casi, sono solitamente notevoli ed i margini abbastanza risicati. Sono questi solitamente i motivi che specializzano ed automatizzano molto i cicli delle lavorazioni. La spunta chi magari si appoggia più di altri al riciclo dei vetri usati, chi possiede versatilità produttiva, ovvero chi è in grado di fornire grandi competenze in fatto di innovazione. Le dinamiche del settore perciò sono molto variegate. In ogni caso quando si parla di industrie si parla di grandi complessi con strutture e macchinari di grandi dimensioni. Le quantità lavorate infatti sono riferibili a numeri enormi. Pensiamo ad esempio al settore del vino ed ai milioni di bottiglie che questo settore assorbe. Fare rete, essere dislocati nei territori particolarmente ricettivi, continuando nell’esempio del vino, essere presenti nei territori di produzione, ove ci sono vigneti e cantine, diventa fattore competitivo di assoluto vantaggio.

Ed ecco che le dinamiche si legano così come i momenti di stress, sia in positivo che in negativo. Nell’esperienza del vostro inviato speciale, la memoria ricorda per il settore dei vetri i momenti della sinistralità, legati alle necessità di produrre grandi volumi, o al contrario legata ai momenti delle trasformazioni tecnologiche o di prodotto, ovvero alle manutenzioni degli impianti, quando cioè vi sono necessità produttive diverse, l’automazione dei processi, i cambiamenti dei macchinari ecc..

LE “GRAND FEU”, DA SEMPRE IL MAGGIOR PERICOLO

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