Eiopa ha pubblicato il rapporto 2023 sull’evoluzione delle attività transfrontaliere tra gli enti pensionistici aziendali o professionali (EPAP) all’interno dello Spazio economico europeo. Secondo questa analisi, il numero di IORP transfrontalieri attivi in Europa “è rimasto basso e invariato” rispetto all’anno precedente e ammonta a 31 unità.
L’autorità di vigilanza assicurativa europea indica che questa cifra conferma la tendenza dell’ultimo decennio e aggiunge che questo fatto, insieme all'”assenza di segnali di ripresa nel prossimo futuro”, suggerisce che “l’obiettivo della direttiva IORP di stimolare un forte mercato interno per i fondi pensione professionali rimane insoddisfatto”.
Il rapporto dell’Eiopa sottolinea, tra l’altro, che i fondi pensione transfrontalieri sono altamente concentrati geograficamente e in pochissimi Paesi. Evidenzia inoltre che, nonostante il basso numero e l’elevata concentrazione, si è registrato “un modesto aumento del numero di Paesi di origine e di accoglienza”, con il contributo di Lettonia ed Estonia.
Belgio e Paesi Bassi sono in testa. Il primo è al primo posto per paese di origine, con la più ampia copertura geografica che arriva fino a 14 paesi diversi, mentre il secondo è in testa per numero di EPAP transfrontalieri.
Questi prodotti rappresentano circa 100.000 aderenti e beneficiari e gestiscono patrimoni per un totale di 10,6 miliardi di euro. L’Eiopa rileva che rispetto all’anno scorso si è registrato un leggero aumento degli iscritti e una significativa riduzione delle attività e delle passività a causa della chiusura di alcuni fondi e di una “debole performance finanziaria”.
L’Autorità ha presentato alla Commissione europea il proprio parere tecnico sulla revisione della direttiva IORP II, fornendo il suo parere tecnico con l’obiettivo di garantire che la direttiva rivista possa abbracciare il futuro proteggendo al contempo l’eredità. In particolare, il parere tecnico dell’EIOPA propone modifiche per mantenere il quadro normativo degli EPAP pertinente, tenendo conto del passaggio in corso dalle pensioni a prestazione definita (DB) a quelle a contribuzione definita (DC), e in relazione alle sfide ambientali e socio-economiche che la società deve affrontare. Vengono avanzate proposte specifiche sulla trasparenza dei costi e degli oneri e sul rispetto della sostenibilità nelle decisioni di investimento; riconosce la necessità che gli EPAP esistenti siano adeguatamente regolamentati e supervisionati, compreso l’adeguato monitoraggio dei rischi di solvibilità e la sana gestione dei rischi di liquidità, in particolare alla luce degli eventi verificatisi nel Regno Unito nel 2022; propone di migliorare le misure di proporzionalità della regolamentazione esistente e di rifletterle nei nuovi standard.
La presidente dell’EIOPA, Petra Hielkema, ha dichiarato: “Gli EPAP svolgono un ruolo essenziale nel fornire ai cittadini dell’UE pensioni adeguate e sono un’importante fonte di capitale per l’economia europea per finanziare una crescita inclusiva e sostenibile. Il settore delle pensioni in Europa sta vivendo profondi cambiamenti. Dobbiamo abbracciare il futuro proteggendo l’eredità. Sempre più IORP offrono schemi DC e un numero crescente di IORP multi-sponsor viene creato da fornitori di servizi commerciali. Allo stesso tempo, sfide come l’invecchiamento della popolazione, l’aumento del divario pensionistico, soprattutto per le donne, e il cambiamento climatico hanno un impatto diretto sulle pensioni aziendali. È quindi importante che la direttiva IORPII riconosca e rifletta questi cambiamenti”.