AXA è soddisfatta della performance nei primi nove mesi del 2023. La crescita dei ricavi si è mantenuta sostenuta, con un buon slancio nelle nostre linee tecniche e generatrici di liquidità e nei nostri due pilastri Commercial e Personal, ha dichiarato Alban De Mailly Nesle, il Group Chief Financial Officier.
I premi lordi totali e gli altri ricavi sono aumentati del 2%, trainati dal Property & Casualty (+7%), con una crescita nei rami Commercial (+9%) grazie al perdurare di effetti di prezzo favorevoli in tutte le aree geografiche e a volumi più elevati, in particolare in Europa e in AXA XL Insurance, e nei rami Personal (+5%), trainati da effetti di prezzo favorevoli nei rami Motor, in parte compensati dalla riduzione dell’esposizione a catastrofi naturali in AXA XL Reinsurance (-3%).
Ciò è stato in parte compensato dal ramo Vita e Salute (-2%), con premi stabili nel ramo Vita, in quanto la crescita di Protezione (+3%) e Risparmio G/A (+5%), che riflette l’aumento delle vendite di prodotti G/A a capitale leggero, è stata compensata da una diminuzione delle vendite di prodotti Unit-Linked (-13%), e da una diminuzione dei premi di Salute (-7%) a seguito del mancato rinnovo di due grandi contratti internazionali del Gruppo, e l’Asset Management (-2%), a causa della diminuzione delle commissioni di gestione, che riflette una minore base di attivi media dovuta a condizioni di mercato sfavorevoli.
Nel ramo P&C Commercial, i premi sono aumentati del 9% grazie alla buona domanda dei clienti e alla disciplina dei prezzi. Nel ramo Danni Persone, grazie a un continuo repricing i premi complessivi sono aumentati del 5%. I ricavi del ramo Vita e Salute sono stati di qualità, con una buona crescita organica nei rami Protezione, G/A a capitale leggero e Salute, anche se il contesto rimane difficile per le Unit-Linked. Il ridimensionamento delle attività non prioritarie è ormai quasi completato nella riassicurazione delle catastrofi immobiliari, nei tradizionali contratti G/A Savings e in alcuni contratti internazionali Group Health, conclude il CFO. Il coefficiente Solvency II di AXA si è attestato al 230% a fine settembre, riflettendo in particolare la decisione di non rifinanziare oltre 1 miliardo di euro di debito subordinato.
In linea con la strategia, il gruppo continuerà a concentrare la sua presenza sui mercati principali e ad abbandonare i mercati non strategici.
Il Gruppo è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di redditività per l’anno in corso e per realizzare pienamente i suoi quattro principali obiettivi finanziari “Driving Progress 2023.